«A Roma è tornata la legalità nei conti». Lo scrive su Facebook il sindaco di Roma, Virginia Raggi. «Deve rassegnarsi chi rimpiange i tempi in...
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normativa di riferimento. Il Bilancio Consolidato 2016 approvato venerdì sera dall'Assemblea Capitolina, ci
restituisce una fotografia fedele della situazione economica e patrimoniale di Roma Capitale e delle sue principali società partecipate, Ama e Atac».
«Il consolidato - continua il sindaco - integra infatti i bilanci del Campidoglio e delle sue aziende. A ogni credito dell'Amministrazione nei confronti delle partecipate dovrebbe corrispondere un loro debito, e viceversa. L'Oref, l'organo di revisione contabile del Comune, ci ha contestato la mancata riconciliazione tra queste partite debitorie e creditorie per circa 290 milioni di euro, definendo il Bilancio non veritiero ed esprimendo un parere non favorevole all'approvazione. Un parere, tra l'altro, non richiesto dalla legge e non vincolante. I revisori però non considerano che tale disallineamento viene riportato con trasparenza, secondo quanto prevedono le norme, nello stesso Bilancio che comunque si chiude con un utile di gruppo positivo di 64,5 milioni di euro. E la cosa più curiosa è un'altra: secondo la giurisprudenza della Corte dei Conti, spetta proprio ai revisori la certificazione della riconciliazione tra crediti e debiti. Quindi di fatto l'Oref contesta a noi una sua mancanza. Non ci sfugge la necessità di proseguire nell'opera di 'pulizià delle partite contabili, iniziata proprio dalla nostra amministrazione dopo anni di disinteresse generale. Così come non ci sfugge che, riferendosi al 2016, il Bilancio in questione registra tutte le difficoltà ereditate dal passato nella gestione del Comune e delle aziende municipalizzate».
«Difficoltà - conclude la Raggi - che stiamo superando agendo su diversi fronti: avviando la rinascita di Atac mediante la procedura di concordato preventivo in continuità ammessa dal Tribunale con il piano di razionalizzazione delle Partecipate appena approvato, anche quello entro i termini di legge; utilizzando il Consolidato come strumento conoscitivo per assumere le scelte necessarie a rilanciare la macchina amministrativa, risanare le società, offrire servizi migliori ai cittadini. Nessuno potrà fermare questa nostra azione. Certamente non ci riusciranno le stucchevoli strumentalizzazioni politiche di chi è così a corto di argomenti da doversi nascondere dietro le valutazioni di organismi tecnici. Il parere che davvero conta è quello dei cittadini che ci hanno affidato il compito e l'onore di
governare. Continueremo a farlo nell'interesse dei romani e per il bene della città». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero