Roma, «Botti vietati a San Silvestro»: Raggi ci riprova con l'ordinanza

Roma, «Botti vietati a San Silvestro»: Raggi ci riprova con l'ordinanza
Questa volta, non ci può essere Tar che tenga: il Comune vuole arrivare a un'ordinanza anti-botti di Capodanno che sia blindata. A prova di ricorso. O meglio: di...

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Questa volta, non ci può essere Tar che tenga: il Comune vuole arrivare a un'ordinanza anti-botti di Capodanno che sia blindata. A prova di ricorso. O meglio: di sospensiva, come appunto accadde l'anno scorso, quando il 29 dicembre arrivò la decisione dei giudici con sentenza fissata per il gennaio successivo.

Ecco perché gli uffici del Campidoglio in queste ore stanno cercando di ricopiare provvedimenti che saranno adottati in altre città l'ultimo dell'anno. La sindaca Virginia Raggi ha dato mandato a segretariato e dipartimento Ambiente, i settori coinvolti nella genesi del dispositivo, di scrivere un'ordinanza sicura. Possibilmente ristretta a una zona ben delimitata come può essere il Circo Massimo, teatro dei festeggiamenti di San Silvestro.

LA TENSIONE
D'altronde, le feste di Natale nella Capitale sono state finora avare di soddisfazioni e ricche di sberleffi: da Spelacchio, l'albero star suo malgrado di piazza Venezia, alla Befana di piazza Navona, partita, tra mille polemiche interne, con enorme ritardo. Dunque vietato sbagliare sui botti.
Per non incappare questa volta nelle maglie dei giudici amministrativi, il Comune è pronto ad adottare piccole ma sostanziali precauzioni. A partire dalla riduzione della durata del divieto dei fuochi pirotecnici (l'anno scorso il tentativo naufragato comprendeva 4 giorni, dal 29 dicembre al 1° gennaio). Per terminare con il «divieto assoluto» dell'anno scorso che avrebbe proibito non soltanto i tradizionali fuochi d'artificio, ma anche i botti cosiddetti «declassati» per legge, quindi considerati più innocui. Minuzie che però possono fare la differenza, come si è visto.

IL PRESSING
Virginia Raggi è pressata in queste ore dall'area più animalista e verde del M5S (rappresentata da Daniele Diaco, per esempio, presidente della commissione Ambiente). «Ogni anno l'uso dei botti provoca incidenti con danneggiamenti a cose e lesioni anche gravi a persone e animali», era scritto in quella precedente poi sospesa dal Tribunale amministrativo del Lazio. Raggi, dunque, ci riprova. Ordinanza lampo e dunque limitata il più possibile nel tempo.

Altrimenti c'è sempre il piano B: una campagna di sensibilizzazione ed educazione lanciata dal Comune per invitare la popolazione a limitare al massimo l'uso dei petardi e dei botti in occasione del Capodanno, in segno di rispetto verso gli animali, in particolare dei cani e dei gatti. Una strada adottata da altre amministrazioni, in giro per l'Italia. Si studiano anche le possibili reazioni della rete (oracolo che spesso viene consultato) e i rischi tecnici del provvedimento. Per la decisione finale dell'inquilina del Campidoglio è ormai questione di ore, al massimo di un giorno.
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Il Messaggero