Raggi cerca sponde dalla Appendino ma sul Campidoglio cala il gelo M5S

Raggi cerca sponde dalla Appendino ma sul Campidoglio cala il gelo M5S
La foto del giorno è quella di Virginia Raggi e Chiara Appendino affacciate al balcone del primo piano di Palazzo Senatorio, con affaccio sui Fori Imperiali. Un'ora di...

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La foto del giorno è quella di Virginia Raggi e Chiara Appendino affacciate al balcone del primo piano di Palazzo Senatorio, con affaccio sui Fori Imperiali. Un'ora di colloquio tra le due sindache, simboli della vittoria pentastellata alle ultime amministrative ma anche potenziali rivali per un posto nell'ufficio di presidenza dell'Anci, nel giorno in cui la giunta romana M5S prova a uscire dall'angolo, con una strategia mediatica che combini immagine e sostanza, comunicando meglio i provvedimenti presi. «È andata molto bene, abbiamo preso un buon caffè e abbiamo parlato soprattutto di città metropolitana e percorsi di collaborazione in ambito culturale», dice la prima cittadina del capoluogo piemontese. A una domanda sulla Raggi risponde: «Non credo che abbia bisogno dei miei consigli, Roma e Torino sono città molto diverse», sottolinea la Appendino che più tardi, su Facebook, aggiunge: «In caso di bisogno ci siamo l'una per l'altra nel totale rispetto e indipendenza dei rispettivi ruoli».


I COMUNI
Appendino e Raggi sono attese alla riunione dell'Anci, ma la sindaca di Torino non si vede, quella di Roma arriva e va via in auto. A ottobre ci sarà l'assemblea dell'associazione con il rinnovo delle cariche: M5S vuole almeno una vicepresidenza, finora appannaggio del sindaco di Parma Federico Pizzarotti, ora sospeso e a rischio scomunica del Movimento. Favoriti la stessa Appendino e il sindaco di Livorno Filippo Nogarin. Difficile che Raggi possa aspirare al ruolo, viste i problemi che incontra e il malumore di parte dei Cinque stelle. Le sindache comunque ne riparleranno, trapela, mentre l'inquilina del Campidoglio torna a occuparsi dei suoi dossier: «Oggi il sindaco Raggi è del tutto autonomo, a lei oneri e onori», dice Alessandro Di Battista. Ma nel primo mese ha sbagliato «a non spiegare la situazione grave di Roma», sottolinea. Gli fa eco il vice presidente della Camera, Luigi Di Maio: «La giunta Raggi è sempre stata autonoma. Tutti noi abbiamo dato una mano ed ovviamente siamo a disposizione ma gli oneri e gli onori sono tutti a carico del sindaco». I vertici del Movimento, insomma, segnano una distanza dal Campidoglio.

LE NOMINE

Sul colle capitolino restano da nominare assessore al bilancio, capo e vice capo di Gabinetto del sindaco e nuovo vertice di Ama, l'azienda dei rifiuti. Per il primo ruolo conferma la candidatura l'economista Nino Galloni, non ostile alle Olimpiadi 2024: «Sono stato contattato da alcuni militanti Cinque stelle e ho presentato il mio curriculum prima della nomina di de Dominicis, poi revocata - racconta - Se sarò scelto, sono pronto a raccogliere questa sfida». Per sostituire Carla Romana Raineri, invece, la Raggi ha bussato alla porta del Consiglio di Stato. Per evitare altre sorprese sgradevoli nel delicato ruolo di capo di Gabinetto, la sindaca ha chiesto udienza a Palazzo Spada, per avere consigli sulla questione. A breve sono annunciate le prime decisioni, a partire dal nuovo responsabile dei conti.

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Il Messaggero