Ragazzi in cerca di follower, «ma non guardare le mie storie»

Ragazzi in cerca di follower, «ma non guardare le mie storie»
Seguimi ma con discrezione, ossia fai numero ma non ti impicciare. Che strani gli amici dei figli: chiedono l’amicizia su Instagram ma poi mandano a dire che non gradiscono...

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Seguimi ma con discrezione, ossia fai numero ma non ti impicciare. Che strani gli amici dei figli: chiedono l’amicizia su Instagram ma poi mandano a dire che non gradiscono di esser seguiti nelle stories. Ci è voluto un po’ per capire perché: aumentare il numero di seguaci e seguiti fa fighi. Ma dopo, se un adulto può evitare di vedere in volto fidanzatine o fidanzatini, o chi magari si spara pose davanti allo specchio della camera da letto a dorso nudo o con l’ultimo acquisto indosso, sarebbe meglio.


​«Mamma, dormo da Giulia». Poi la foto finta su WhatsApp

Insomma la regola è seguire a distanza e senza offendersi. Non vale l’eccezione neanche per chi in modo maldestro scorre indistintamente le stories e inciampa in quelle “proibite”. Tra l’altro anche ai figli danno fastidio queste commistioni, non capiscono certe mamme moderne che seguono i loro amici e mettono pure dei like. Vergogna estrema poi se il genitore pubblica una foto in cui, pancia in dentro e petto in fuori, si mostra giovanile al pubblico dei social. Vietato anche questo, i ragazzi tengono molto alla reputazione: va bene un bel panorama guai a ostentare un millimetro di pelle, una spalla scoperta, uno sguardo poco materno...
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Il Messaggero