Roma, tentato stupro all'Alessandrino: studentessa salvata dai vicini

Alessandrino, tentato stupro: studentessa salvata dai vicini
Ha fatto di tutto per violentarla. Lo straniero l'ha bloccata con forza spingendola su un letto dell'appartamento, per poi picchiarla a mani nude ed anche servendosi di un...

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Ha fatto di tutto per violentarla. Lo straniero l'ha bloccata con forza spingendola su un letto dell'appartamento, per poi picchiarla a mani nude ed anche servendosi di un cavo. La polizia è arrivata in tempo anche grazie al vicinato che, appena ha sentito provenire le grida d'aiuto della ragazza, ha chiamato il 112. Una storia che si può riassumere come un abisso di violenza che si è consumata in un'abitazione all'Alessandrino. Il tentativo di stupro ha riguardato una ragazza senegalese di 23 anni, studente, che come unica colpa ha avuto quella di andare a trovare un suo connazionale conosciuto da poco e che sembrava essere una brava persona. Invece, il giovane, sabato pomeriggio, intorno alle 17.30, si è trasformato in un maniaco ed ha cercato in tutti i modi di stuprare la ragazza.

 

 

Tentato stupro a Roma, il racconto

«A un certo punto lui mi ha scaraventata sul letto - questo il racconto della vittima alla polizia - e si è abbassato i pantaloni. Con forza ha cercato di spogliarmi. Ho capito che non avevo scampo e l'unica cosa che mi rimaneva da fare era urlare per chiedere aiuto». La giovane che ha subito la tentata violenza è una ragazza esile e dalla corporatura minuta. E pensare che l'aggressore poco prima l'aveva invitata in via dei Girasoli, nel suo appartamento, dicendole che avrebbero passato qualche ora insieme ascoltando musica e poi uscendo con amici verso sera. «Per bloccarmi al letto ha usato un cavo», ha continuato a raccontare la giovane agli investigatori.

I soccorsi

Le grida d'aiuto della ragazza sono state immediatamente sentite da una condomina che ha subito chiamato la polizia. «Ho sentito delle grida provenire dall'altra scala del palazzo - ha raccontato la vicina - Ho sentito quelle urla strazianti e così ho chiamato i soccorsi». Grazie alla telefonata, gli agenti sono potuti intervenire quasi in tempo reale. Ad accoglierli sotto casa è stata la ragazza coi vestiti lacerati ed in preda al panico. E' stata lei a dire agli agenti quello che era accaduto. Il senegalese è stato arrestato in casa e con i pantaloni ancora sbottonati. La vittima è stata trasportata al policlinico Casilino dove i medici hanno riscontrato le percosse subite.

 

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Il Messaggero