Roma, differenziata flop a Colli Aniene, rivolta dei residenti: «Secchioni lasciati in strada»

Rivolta dei residenti del quartiere Colli Aniene per il flop della raccolta porta a porta. Da mesi gli abitanti lamentano che i bidoncini della differenziata, invece di essere...

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Rivolta dei residenti del quartiere Colli Aniene per il flop della raccolta porta a porta. Da mesi gli abitanti lamentano che i bidoncini della differenziata, invece di essere tenuti e nascosti nei palazzi e nei cortili delle loro abitazioni, vengono lasciati dagli addetti dell'Ama in strada. E la cosa sta creando non pochi problemi tra strade sempre più sporche e colonie di topi e insetti a infestare la zona.


PROBLEMI DA MESI
Al riguardo denuncia al Messaggero Giovanni Marino, residente in via Pietro Campilli: «Davanti casa mia, da giorni, sono stati riposti tutti i bidoncini della differenziata, uno ammassato vicino all'altro. E la beffa è doppia: intanto perché quello di Colli dell'Aniene è uno dei quartieri scelti, circa venti anni fa, per sperimentare la raccolta differenziata. Poi perché, con i secchioni lontano dai palazzi nessuno sa più dove buttare la plastica, l'umido o la carta. È il caos». A quanto pare, tutto ha inizio durante il periodo del lockdown, quando, per motivi precauzionali e per evitare rischi di contagio, l'azienda in base alle disposizioni del governo decide che i raccoglitori del porta a porta vadano tenuti in strada. Ma anche con l'avvio della fase 2, nulla è cambiato. «Abbiamo più volte segnalato la cosa alla municipalizzata, l'ultima volta ieri mattina - spiega Marino - ma non è cambiato nulla: infatti i raccoglitori sono rimasti per strada. Ho chiesto spiegazioni agli operatori e mi hanno detto che, testuale, faticano troppo per portarli ai mezzi di raccolta. Intanto, con l'arrivo del caldo sono cominciati i primi problemi dovuti alla puzza dell'immondizia, per non parlare delle visite di ratti e gabbiani».

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Nei mesi scorsi la municipalizzata, con non poche proteste da parte della maggioranza grillina in Consiglio comunale, aveva segnalato delle problematiche nei quartieri Colli Aniene, Torrino e Mezzocammino nella raccolta porta a porta. Ma parallelamente la stessa Ama, in questi mesi, ha iniziato a rivedere questa modalità di raccolta. Una scelta che l'amministrazione Raggi, in una memoria di giunta del 7 agosto, ha fortemente stigmatizzato. Dietro questa retromarcia, come ha confermato l'amministratore unico di Ama Stefano Zaghis in una lettera del 30 luglio, anche il fatto che come sta avvenendo nei quartieri di Decima e Colli Aniene, si sta tornando al conferimento in strada dei rifiuti nei cassonetti perché molti lavoratori si sono lamentati che per «la presenza di gradini e rampe ripide» o «marciapiedi, salite e discese» è più complessa la raccolta porta a porta edificio per edifico. Su spinta poi dei sindacati, era intervenuta anche la Asl, che ha elevato verbali di contravvenzione alla municipalizzata di via Calderon de La Barca, perché questa faticosa attività, con il «traino dei bidoncini in presenza di dislivelli», avrebbe compromesso «le condizioni di sicurezza e salute degli operatori impegnati nella movimentazione».

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Stando così le cose gli abitanti di Colle Aniene o della Decima rischiano di dover rinunciare al servizio. Intanto, sempre sul fronte Ama, continuano le polemiche dopo la decisione del management di concedere un'indennità di 8.000 euro annue, retroattive al Primo marzo, per i capizona. L'amministratore unico Zaghis, dopo la denuncia del Fp Cgil, ha parlato di «critiche pretestuose», ma questo bonus avrebbe creato qualche imbarazzo anche in Campidoglio. Sempre ieri, nella nuova Aia (autorizzazione integrata ambientale) emessa dalla Regione sul Tmb di Rocca Cencia, gli uffici di via Cristoforo Colombo hanno comunicato all'azienda che fino a quando non saranno concluse le manutenzioni l'impianto dovrà lavorare 250 tonnellate in meno delle 750 autorizzate. Ma soprattutto ha dato 90 giorni per presentare un piano per rimodulare la trasferenza, cioè il parcheggio dell'indifferenziato, nello stesso impianto. E sempre la Regione, con un'apposita Aia, ha autorizzato il nuovo sito per il compostaggio per l'organico che Ama vuole costruire a Cesano, ma ha aperto un'indagine su un altro impianto simile, quello di Maccarese.

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Il Messaggero