Una discarica, quella di Monte Carnevale, da quasi un milione e mezzo di metri cubi. E che, pronta in sei mesi, nei prossimi cinque anni dovrà ospitare un milione e mezzo...
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Ieri, in un vertice di maggioranza al Campidoglio al quale era presente Virginia Raggi - e dove in teoria si doveva discutere soltanto di sociale - sono riemerse tutte le divisione sulla scelta di Monte Carnevale nel M5S. Ma la sindaca vuole andare avanti. Intanto la New Green Roma, la società proprietaria del sito tra l’XI e il XII Municipio, sta limando il nuovo progetto da presentare in Regione per chiedere alla Pisana un’estensione all’autorizzazione per trattare rifiuti urbani, dopo aver ottenuto il via libera per gli inerti solidi pericolosi. Dall’azienda fanno sapere che non ci saranno grandi modifiche rispetto a quanto già previsto, perché nel piano originario era stata ipotizzata anche la presenza di amianto. Questa possibilità è stata respinta dalla Pisana, ma restano i presidi ambientali pensati per un materiale tanto rischioso. Stando a quanto finora definito, la discarica - pronta in circa sei mesi - sarà suddivisa in 8 differenti invasi, da riempire con l’indifferenziato e divisi tra loro con argini di materiale impermeabile. Dopo i carotaggi dei terreni, primo passaggio sarà quello del “capping”, della creazione di una barriera di superficie sul fondo della cava, dove c’è un terreno argilloso di suo abbastanza impermeabile. Questa «barriera geologica» è indispensabile per evitare versamenti di percolato nei terreni o nelle falde acquifere o l’infiltrazione di acqua piovana. Il manto, non inferiore a un metro, sarà realizzato con strati di argilla. Su questo fronte, poi, l’azienda - come impone la legge - la NgR costruirà un sistema tubolare per il drenaggio e la captazione dei liquami realizzato «con ghiaia silicea lavata e selezionata» di uno spessore di almeno 40 centimetri che porteranno il percolato prodotto in 8 serbatoi da 360 metri cubici. Da qui il materiale sarà poi pompato e conferito agli impianti di trattamento delle acque. Quindi si passerà a un sistema di captazione dei biogas prodotti dalla presenza di rifiuti, non previsto nel progetto iniziale.
L’Enac, nel suo parere girato al Comune sull’installazione di una discarica a Monte Carnevale, paventava che i rifiuti attireranno gabbiani e altre specie di volatili, che possono poi finire nei motori degli aerei in decollo dal vicino aeroporto di Fiumicino.
Il Messaggero