Costretta a prostituirsi a Roma. «Mi picchiava a sangue e mi legava al letto»: arrestato il compagno

L’uomo dopo la denuncia della vittima doveva finire in carcere ma era sparito

Costretta a prostituirsi a Roma. «Mi picchiava a sangue e mi legava a letto». Arrestato il compagno
Il compagno come il peggiore degli aguzzini. L'ha chiusa in casa, legata, stuprata e poi l'ha costretta a prostituirsi. È il dramma capitato a una straniera di 28...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Il compagno come il peggiore degli aguzzini. L'ha chiusa in casa, legata, stuprata e poi l'ha costretta a prostituirsi. È il dramma capitato a una straniera di 28 anni che è riuscita a sfilarsi dalla rete del violento, denunciandolo alle forze dell'ordine. Ma l'uomo, un rumeno di 31 anni, su cui gravava un mandato d'arresto era riuscito a far perdere le proprie tracce.


A rintracciarlo, è stato un equipaggio della polizia, del distretto Fidene Serpentara, che lo ha fermato lungo un tratto di viale Jonio, nel corso di un normale controllo. Il 31 enne era alla guida di una Bmw con targa danese e ha risposto alle indicazioni degli agenti, sperando di andare via il prima possibile. È andata diversamente: i poliziotti hanno inserito il suo nome sui terminali, scoprendo chi fosse realmente e soprattutto che su di lui gravasse una misura cautelare. Il rumeno, fatto salire su una volante, è stato condotto al distretto Fidene Serpentara.

Picchia e umilia la compagna, arrestato 50enne che aveva già ucciso la prima moglie


LE TESTIMONIANZE
Una volta avuto accesso alle informative che lo riguardavano, sono venuti fuori anche i verbali con le dichiarazioni della compagna. «Quell'uomo - ha detto la donna agli inquirenti - mi ha picchiata ogni giorno fino a farmi perdere le forza di ribellarmi. Da parte sua era una continua minaccia. Io ho cercato di scappare più volte ma lui mi riprendeva ed erano botte. Mi picchiava a sangue e poi mi legava al letto. E mi faceva tante altre angherie che non mi permettevano di reagire, di essere lucida. Da parte mia c'era solo il terrore e la speranza che non mi facesse più male di quello che già mi procurava».


La storia della donna è atroce. Il compagno ha compiuto una serie quasi interminabile di violenze. Queste hanno costretto la donna a farsi curare in alcuni ospedali romani senza però dire mai la verità. Raccontava sempre di essere caduta da sola. Ma le assistenti sociali hanno certificato che quella versione non fosse credibile.

 

Ponza, spedizione punitiva contro la ex e il nuovo compagno: violenta rissa in strada. «Siamo vivi per miracolo»


IL RACCONTO
La donna ha quindi raccontato tutto ai carabinieri che hanno ottenuto dalla magistratura un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. A quel punto il rumeno è diventato introvabile. Fino a due giorni fa, quando il controllo della polizia si è rivelato decisivo.
Il maniaco è accusato anche di avere ripreso la compagna e aver caricato i filmati su siti pornografici. Adesso si trova rinchiuso presso il carcere di Rieti.

Monza, ragazzo di 24 anni uccide la madre a calci e pugni. Poi chiama i carabinieri
 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero