C'è il dolore per la perdita di una madre. E poi un'altra ferita, anche questa non meno dolorosa: quella di sapere che il cadavere del proprio caro, è in una...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Sono 17 giorni che mia mamma è in un qualche frigorifero in attesa di essere cremata. Diciassette - ha scritto Daniela sul suo profilo Facebook - In attesa che nell'unico forno crematorio della città di Roma, a Prima Porta, qualcuno chiuda la pratica. 17 giorni. Abbiamo passato così Natale. Capodanno, la Befana a pensare che mamma sta in un frigorifero. Io non ci dormo la notte. Alle 3 mi sveglio urlando. Abbiamo pagato, da fattura, il funerale 'top di gamma', per fare tutte le cose per benino, che nulla mancasse. Le mancasse nel definitivo, e ultimo, stupidissimo tentativo di accompagnarla con grazia. Che forse io avrei fatto prima a portare mia madre sul Gange».
Subito dopo il decesso di Giovanna, la figlia Daniela si è rivolta a Taffo, che, come da prassi, in questi casi, dopo i funerali ha trasferito la salma a Prima Porta. Ma qui, secondo quanto è stato riferito alla famiglia della persona defunta, ci sarebbe solo un forno crematorio: da qui l'incredibile attesa.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero