Prima Porta, «da 17 giorni in attesa di una cremazione»: la denuncia di una figlia

Prima Porta, «da 17 giorni in attesa di una cremazione»: la denuncia di una figlia
C'è il dolore per la perdita di una madre. E poi un'altra ferita, anche questa non meno dolorosa: quella di sapere che il cadavere del proprio caro, è in una...

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C'è il dolore per la perdita di una madre. E poi un'altra ferita, anche questa non meno dolorosa: quella di sapere che il cadavere del proprio caro, è in una cella frigorifera in attesa di essere cremata da 17 giorni. «Dopo le feste», è stato spiegato a Daniela, che, lo scorso 20 dicembre, ha dovuto salutare per sempre Giovanna, sua mamma, scomparsa all'età di 91 anni. E che adesso, con un post su Facebook, denuncia i tempi lumaca per la cremazione, nel cimitero di Prima Porta.


«Sono 17 giorni che mia mamma è in un qualche frigorifero in attesa di essere cremata. Diciassette - ha scritto Daniela sul suo profilo Facebook - In attesa che nell'unico forno crematorio della città di Roma, a Prima Porta, qualcuno chiuda la pratica. 17 giorni. Abbiamo passato così Natale. Capodanno, la Befana a pensare che mamma sta in un frigorifero. Io non ci dormo la notte. Alle 3 mi sveglio urlando. Abbiamo pagato, da fattura, il funerale 'top di gamma', per fare tutte le cose per benino, che nulla mancasse. Le mancasse nel definitivo, e ultimo, stupidissimo tentativo di accompagnarla con grazia. Che forse io avrei fatto prima a portare mia madre sul Gange».

Subito dopo il decesso di Giovanna, la figlia Daniela si è rivolta a Taffo, che, come da prassi, in questi casi, dopo i funerali ha trasferito la salma a Prima Porta. Ma qui, secondo quanto è stato riferito alla famiglia della persona defunta, ci sarebbe solo un forno crematorio: da qui l'incredibile attesa. 
 



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Il Messaggero