Velletri, prestito per l’eredità: così giovani donne truffavano gli anziani

Velletri, prestito per l’eredità: così giovani donne truffavano gli anziani
Il primo passo era convincere la vittima a fidarsi: «Mi scusi, sa dirmi come raggiungere l’Appia? Cerco la casa di un dottore che abita da quelle parti»....

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Il primo passo era convincere la vittima a fidarsi: «Mi scusi, sa dirmi come raggiungere l’Appia? Cerco la casa di un dottore che abita da quelle parti». Così, la truffatrice attaccava bottone. A poco a poco, entrava in confidenza, raccontando al malcapitato di essere la figlia di un ricco magnate svizzero e di dover consegnare un eredità di 300 mila euro a un medico, a sua volta morto. Dopo qualche giorno, subentrava la complice che, spacciandosi per una dottoressa, faceva il nome di un notaio, affermando di sapere come risolvere il problema.


Una finta telefonata e la richiesta di anticipare le “spese notarili”, con contanti o gioielli, in cambio di una futura ricompensa di 50mila euro.
In questo modo, due donne di mezza età hanno aggirato, in almeno dieci circostanze, anziani nel territorio dei Castelli, tra Velletri, Artena, Colleferro, Grottaferrata e Lariano. R. F., 50 anni, e E. D. L. di 56 anni, entrambe residenti ad Anzio, sono state arrestate dai carabinieri di Velletri, con le accuse di truffa aggravata in concorso ed estorsione. Le due, già con precedenti alle spalle, si trovano adesso ai domiciliari. Indagato anche A. D., 41enne coniuge albanese di R. F., accusato di concorso nell’occultamento del bottino.

GLI APPOSTAMENTI Le truffatrici si muovevano in coppia, prima si faceva avanti una, poi subentrava l’altra. Si posizionavano fuori dagli uffici postali, all’uscita delle banche o dei supermercati per fermare anziani soli. Gli facevano credere che sarebbero potuti diventare destinatari di una somma importante, a patto che pagassero alcune spese notarili. Gli anziani raggirati effettuavano il pagamento richiesto, accecati dal facile guadagno. Davano, così, fondo ai propri averi, scoprendo poi di essere state truffati. Alcuni, derubati di tutti i risparmi, sono finiti in un forte stato d’ansia e sconforto.
Su disposizione della Procura di Velletri, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione delle donne, trovando i gioielli nascosti in alcuni capi di biancheria e un telefono cellulare ancora imballato, probabile provento della truffa. Rinvenuti anche dei vestiti, identici a quelli indossati in alcune circostanze da una delle truffatrici.

Ulteriori indagini sono in corso, per verificare se altri anziani siano caduti nel tranello.
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Il Messaggero