Crisi e bollette, i romani indebitati: uno su due chiede il prestito. In media si pagano rate per 339 euro al mese

Le cifre più importanti sono per i mutui: le altre per auto, elettrodomestici e telefoni

Crisi e bollette, i romani indebitati: uno su due chiede il prestito. In media si pagano rate per 339 euro al mese
Più di un romano su due, tra i maggiorenni, ha un mutuo o un prestito in corso, con una percentuale in netta crescita rispetto allo scorso anno. E paga, in media, 339 euro...

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Più di un romano su due, tra i maggiorenni, ha un mutuo o un prestito in corso, con una percentuale in netta crescita rispetto allo scorso anno. E paga, in media, 339 euro al mese per rimborsare i finanziamenti ricevuti, con un'esposizione (ossia un debito residuo) di 44.580 euro pro capite. A rivelarlo sono i dati della Mappa del credito - lo studio sull'utilizzo del credito rateale da parte degli italiani, elaborato dalla Crif (Centrale rischi finanziari) - relativi al primo semestre di quest'anno. Se le cifre più importanti riguardano i mutui per l'acquisto della casa, aumentano i prestiti chiesti per comprare beni di consumo, pagandoli a rate: «Nel complesso sono i prestiti finalizzati all'acquisto di auto, moto, elettrodomestici, articoli di arredamento, ma anche di beni e servizi di valore contenuto come la telefonia o i prodotti di elettronica, a risultare la forma di finanziamento più diffusa», spiega Beatrice Rubini, direttore della linea Mister Credit di Crif.

 

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I NUMERI
Nello scorso anno, secondo lo studio di Crif il numero di richieste di nuovi mutui e surroghe ha fatto registrare complessivamente un calo del 2 per cento, mentre sono aumentati del 24,5 per cento i finanziamenti finalizzati all'acquisto di beni e servizi e del 5,5 per cento i prestiti personali, quelli non direttamente collegati all'acquisto di uno specifico bene o servizio. Roma e il suo hinterland si confermano la prima provincia del Lazio (e l'ottava in Italia) per percentuale di popolazione maggiorenne con almeno un finanziamento attivo, il 53,9 per cento: un grosso balzo in avanti rispetto al 45 per cento del 2021. In lieve calo, invece, la cifra media dovuta mensilmente da ogni debitore (339 euro contro 354 di un anno fa), mentre l'esposizione media conferma la Capitale al quinto posto nazionale, seppur con un dato leggermente inferiore al 2021 (44.580 euro contro 45.465).

 


IL TREND


Il dossier conferma «il progressivo ma costante ampliamento del numero di consumatori che hanno scelto di ricorrere al credito bancario per finanziare l'investimento sulla casa o per sostenere i propri progetti di spesa ed esigenze familiari - sottolinea Rubini - In questa delicata fase, il calo della rata mensile e dell'esposizione residua contribuisce a mantenere elevata la sostenibilità degli impegni finanziari in carico alle famiglie ma bisognerà valutare nei prossimi mesi l'impatto delle tensioni geo-politiche e del rialzo dell'inflazione e dei tassi sul bilancio delle famiglie». Tutto ciò mentre non sembra aver fine il mercato parallelo dei prestiti: sempre più spesso potenziali clienti vengono agganciati sui social network, con operazioni che di frequente nascondono organizzazioni dedite all'usura.


 

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Il Messaggero