Quando la polizia ha bussato alla sua porta per parlare dell'uomo che per mesi l'aveva lusingato e minacciato, è scoppiato in lacrime. «Per fortuna siete...
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LA TELEFONATA
Nei giorni scorsi sono stati ascoltati altri quattro sedicenni, che hanno raccontato di nuovi adescamenti e proposte indecenti: scambi di foto e filmati osé dietro compenso. E dagli atti emerge anche che un altro adulto potrebbe essere coinvolto. Si legge nell'ordinanza con cui il gip Donatella Pavone ha convalidato il fermo del cinquantaseienne. L'attenzione è puntata sull'uomo con cui il pr parla al telefono, vantandosi dell'ultima conquista: «Non te dico quanti anni c'ha che te pja un colpo», dice Nucci all'amico che non si scompone. Anzi: sta al gioco. Tanto che l'imputato si sbilancia e azzarda un pronostico azzeccato: «Me mettono in galera, guarda». Fa tutto parte dell'indagine ancora in corso, destinata ad allargarsi. D'altronde, sono gli stessi ragazzini a raccontare come la rete di conoscenze dell'imputato fosse estesa. Per contattarli, scrivono gli inquirenti, Nucci si avvaleva «della collaborazione di un loro ex compagno di scuola».
LE PREDE
Prima di ricattarli minacciando di raccontare ogni cosa ai genitori, li comprava con denaro e con la promessa di una vita a cinque stelle. Un minore, per esempio, faceva il ballerino. Ha detto che il pr gli aveva promesso che lo avrebbe fatto danzare in prima serata a Canale 5. Per l'accusa, erano millanterie. La vita dorata che Nucci ostentava sui social network era una scenografia ben costruita. Vantava amicizie altolocate e un libero accesso agli eventi mondani, così come un posto garantito nei salotti dei Parioli e di Roma Nord. Era di casa nei circoli sportivi più esclusivi della Capitale. Ma non aveva un soldo in tasca. «È un benefattore, aiuta i ragazzi, una volta mi ha fatto dormire al Canottieri Lazio», aveva raccontato un minore allo zio. Ed era stato proprio lo zio a sporgere denuncia. Aveva trovato sul cellulare uno scambio di messaggi tra Nucci e il nipote: il minore inviava fotografie osé, le conversazioni erano inequivocabili. Aveva anche tentato di intervenire: «Gentile Claudio, sono lo zio, capisco la situazione. Date le eventuali conseguenze, si dilegui», aveva scritto. Nucci aveva continuato a contattare il giovanissimo. Il minore aveva provato a minimizzare: «Voleva solo guardarmi mentre andavo con una ragazza. Si legge in un'informativa di polizia giudiziaria, che precede di pochi giorni l'arresto. Nucci è in compagnia di un ragazzo, contattano «alcune escort per un incontro a pagamento a cui il pr parteciperebbe in qualità di spettatore». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero