Due rapinatori professionisti. Per mettere a segno il colpo in banca hanno usato diversi stratagemmi: parrucche, occhiali da sole, si sono messi dell’ovatta in bocca per...
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Tutto sembrava filare liscio se non fosse stato per un poliziotto delle Volanti fuori servizio e del fratello, metronotte, che stavano prendendo un caffè nel bar vicino la banca e si sono accorti del colpo. I due, dopo avere avvertito il 113, sono intervenuti con coraggio e sangue freddo facendo saltare i piani dei rapinatori.
Il colpo a mano armata si è verificato di mattina in una filiale della Banca Intesa a Ponte di Nona. Sono stati il poliziotto e il fratello a capire al volo quello che stava accadendo nella filiale. Dalla vetrata hanno visto i banditi, probabilmente sotto l’effetto della droga, che avevano scatti rabbiosi nei confronti dei clienti e dei dipendenti che venivano minacciati con i coltelli.
L’agente e il fratello si sono avvicinati alla banca quando un cassiere ha bloccato la fuga ai banditi chiudendo le porte d’ingresso. I criminali si sono sentiti in trappola. Hanno preso in ostaggio il direttore al quale hanno puntato una lama alla gola. Il poliziotto e il fratello non hanno perso tempo: è nata una colluttazione con i rapinatori proprio fuori la banca. Un corpo a corpo durante il quale uno dei banditi ha cercato di accoltellare i fratelli.
Alla fine uno dei due criminali è stato bloccato: si chiama Marco Miroglio, 35 anni, secondo gli investigatori con precedenti per rapina. Durante la lotta l’agente è riuscito a sfilare il giubbotto all'altro bandito, che è però riuscito a fuggire. Nel giubbotto c’era il bottino che è stato recuperato. Sulla strada sono rimasti i coltelli, le parrucche. Il criminale arrestato si era cosparso sui polpastrelli della colla per evitare di lasciare impronte. Il ricercato ha le ore contante. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero