Ancora allarme a Pomezia. Da ieri sera è ripreso l'incendio della Eco X, l'azienda di smaltimento di rifiuti dove venerdì mattina è esploso il rogo....
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Le fiamme sono ritornate alla ribalta e diversi mezzi dei vigili del fuoco tra cui il Super Dragon sono ininterrotamente al lavoro dalle 17 di ieri pomeriggio. Le fiamme e la densa tube tossica nera è visibile dai Castelli Romani, dalla Capitale e da tutto il Litorale. Si teme per le coltivazioni ortofrutticole della zona, dove la nuvola nera sta seminando il panico tra i contadini e i coltivatori diretti .
Ha raggiunto i quartieri a sud di Roma, i comuni sul litorale e Pomezia la nuvola di fumo originatasi dall'incendio divampato venerdì mattina nello stabilimento della ditta Eco X a Pomezia, specializzato nello smistamento di rifiuti, soprattutto plastica, carta, ferro e materiali edilizi. I primi dati diffusi da Arpa Lazio rilevati dalle stazioni di monitoraggio dell'aria hanno rilevato che gli inquinanti sono nei limiti di legge.
Contemporaneamente, però, divampano le polemiche tra gli attori che avrebbero dovuto vigilare per prevenire l'incendio: il Comando dei vigili urbani di Pomezia, il Noe e la Asl Rm6 in un continuo rimpallo di responsabilità. Intanto l'amministratore delegato della Eco X ha escluso che all'interno dello stabilimento ci siano tracce di amianto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero