Pomezia, allarme per pacco bomba: si indaga su pista dell'attentato intimidatorio: «Liti su facebook»

Pomezia, allarme per pacco bomba: si indaga su pista dell'attentato intimidatorio: «Liti su facebook»
A Pomezia è scattato l'allarme per il ritrovamento di un pacco bomba. I vigili del fuoco stanno esaminando l'ordigno che era stato lasciato sul pianerottolo di una...

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A Pomezia è scattato l'allarme per il ritrovamento di un pacco bomba. I vigili del fuoco stanno esaminando l'ordigno che era stato lasciato sul pianerottolo di una palazzina. Si indaga sulla possibile pista dell'attentato. Il ritrovamento dell'oggetto esplosivo, o infiammabile, avvenuto questa mattina in piazzale delle Regioni a Pomezia, sarebbe un atto intimidatorio riconducibile a polemiche e liti avvenute su Facebook nell'ultimo periodo.


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Il ritrovamento di un contenitore con materiale presumibilmente esplosivo ha fatto scattare l'allarme questa mattina a Pomezia. Sul posto, davanti ad una palazzina di piazzale delle Regioni, sono arrivati i vigili del fuoco e i carabinieri di Pomezia che, per evitare il persistere del pericolo spostando il contenitore nella vicino parcheggio in piazza delle Province. Lì il materiale è stato esaminato per conoscerne la natura e risalire alle intenzioni di chi lo aveva depositato davanti agli appartamenti. Le indagini diranno se si è trattato di un attentato, a chi era rivolto e da chi è stato fatto.

Il contenitore di latta che conteneva materiale infiammabile avvolto da carta assorbente, se innescato con una scintilla, avrebbe provocato un'esplosione o, quantomeno, una grossa fiammata. Il contenitore è stato lasciato sul pianerottolo della palazzina, al quarto piano davanti al portone dell'appartamento dell'uomo che ha poi lanciato l'allarme. Sul posto i vigili del fuoco e i carabinieri, hanno messo in sicurezza la zona mentre i militari hanno iniziato ad indagare.


L'ipotesi più accreditata è che il gesto sia riconducibile a polemiche nate su Facebook, innescate ed esplose, queste si, dai piccati e satirici commenti di un profilo anonimo che, secondo alcuni, sarebbe riconducibile alla persona vittima del gesto intimidatorio di questa mattina. Lui, smentisce di essere il titolare di quel profilo e di essere coinvolto con quel genere di attività. I militari, indagano per risalire al responsabile dell'intimidazione.
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Il Messaggero