Accoltella un amico davanti ai vigili: denunciato un 30enne di Pomezia. «Pensavamo a uno scherzo»

La vittima ferita all'addome ricoverata al Sant'Anna: si indaga sul movente

Accoltella un amico davanti ai vigili: denunciato un 30enne di Pomezia. «Pensavamo a uno scherzo»
Lo ferisce all'addome con un coltellino al culmine di una banale discussione. È successo intorno alle 2 di ieri pomeriggio a Pomezia in piazza Indipendenza, davanti al...

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Lo ferisce all'addome con un coltellino al culmine di una banale discussione. È successo intorno alle 2 di ieri pomeriggio a Pomezia in piazza Indipendenza, davanti al comando della polizia locale. L'aggressore, un uomo di 30 anni con qualche disagio comportamentale, incontra un suo coetaneo e conoscente. I due si fermano a parlare, quando all'improvviso il trentenne tira fuori dalla tasca del giubbino un piccolo coltello, simile a quelli svizzeri, e colpisce l'altro all'addome. La vittima inizia a urlare, attirando l'attenzione di alcuni agenti urbani che lo soccorrono, chiamano il 118 e poi chiedono l'intervento dei carabinieri.

I SOCCORSI
Il ferito viene trasferito al pronto soccorso del policlinico Città di Pomezia (meglio conosciuto come clinica Sant'Anna ndr) dove i medici stabiliscono che il coltellino non ha lesionato organi vitali. L'uomo rimane nel nosocomio pometino in osservazione diverse ore dopo la medicazione. La prognosi è di venti giorni. L'aggressore viene invece accompagnato dai militari nella caserma di via Roma, a pochi metri da piazza Indipendenza, per essere ascoltato.

Deve chiarire il motivo della lite, che sembra sia nata per motivi futili, ma soprattutto deve spiegare cosa abbia provocato la sua reazione, l'impeto che gli ha fatto estrarre l'arma e ferire il conoscente. Dai primi riscontri sembra che l'aggressore e l'aggredito non abbiano avuto problemi in passato. Nulla, insomma, che potesse presagire un comportamento così estremo.

L'uomo, che risulta incensurato e disoccupato come la vittima, vive con i genitori. Avrebbe dei problemi psicologici che potrebbero aver scatenato la reazione esagerata nei confronti dell'aggredito. Non è chiaro, tuttavia, se sia in cura e seguito dagli specialisti del distretto Asl di Pomezia e Ardea. Così come non è chiaro se in passato abbia già avuto scatti d'ira violenti. Intanto per lui è scattata una denuncia a piede libero per lesioni.

I TESTIMONI


Ad assistere all'episodio alcuni dipendenti comunali che a quell'ora uscivano dagli uffici e diversi studenti che passavano in piazza Indipendenza per tornare a casa da scuola. «Abbiamo sentito urlare racconta un gruppo di ragazzi poi abbiamo visto quel poveretto che si teneva la pancia con la mano insanguinata, mentre l'altro aveva tra le dita un coltellino. Ci siamo subito allontanati per la paura. Temevamo che si avvicinasse e se la prendesse con noi perché lo guardavamo. Sembrava non fosse molto presente a sé stesso, così abbiamo preferito attraversare e cambiare strada». Impauriti anche alcuni nonnini che erano seduti ai tavolini esterni di un bar, dall'altro lato della piazza, quello vicino ai giardini Petrucci. «Abbiamo subito pensato a uno scherzo tra ragazzi dicono poi ci siamo allarmati quando abbiamo visto gli agenti che soccorrevano quell'uomo. Immediatamente dopo sono arrivati i carabinieri. Una scena davvero brutta che a cui non avremmo mai pensato di assistere in pieno centro, davanti al comando dei vigili e vicino alla caserma dell'Arma». L'episodio ha insomma provocato timori soprattutto per il luogo in cui è successo, considerato da sempre piuttosto tranquillo e soprattutto molto controllato anche per tante telecamere di video sorveglianza puntate sugli edifici municipali: la sede storica del Comune, il comando della polizia locale e il museo civico. Il ragazzo ferito è stato dimesso in serata. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero