I PERSONAGGI ROMA C'è Romolo Bonarota, 55 anni, pizzardone «con 35 anni di uniforme ormai cucita sulle spalle». Patrizia Mosso, pensionata, 70 anni,...
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ROMA C'è Romolo Bonarota, 55 anni, pizzardone «con 35 anni di uniforme ormai cucita sulle spalle». Patrizia Mosso, pensionata, 70 anni, «romana de Roma», «nonna e single per scelta». Veruska Giralico, che anche prima di essere un'attivista già lo era, seguiva tutti gli insegnamenti di Grillo ma non lo sapeva. E ancora: Anna Fumagalli, 50 anni, casalinga; Ugo Bongarzoni, 46, ex iscritto a FI ed ex insegnante di ballo caraibico; Michele Di Siena, 29, attore e musicista in un'orchestra di ballo. Giornalisti, docenti universitari, insegnanti, ingegneri, avvocati, portaborse, candidati già trombati nel 2013. Un'umanità indistinta che avanza verso il Campidoglio e non ha nulla in comune con il celebre Quarto Stato di Pelizza da Volpedo. Anzi: Quarto è un nome che bisogna evitare per non ingenerare sospetti, complotti, accuse. I controlli? Fiscalissimi. I dati? Incrociati. Niente sorprese, di Rosa Capuozzo ne basta una.
PERFETTI SCONOSCIUTI
Chi sono? Perfetti sconosciuti. Il grillino della porta accanto, il compagno di viaggio che potresti conoscere in treno o in gita sociale. Il popolo della Casaleggio & Associati in salsa romana che irrompe con un video autoprodotto. Una via di mezzo tra uno spot fatto in casa e l'ingenuità dei comizi d'amore di Pasolini. Con qualche annotazione anche privata, più intima, non richiesta ma comunque offerta generosamente al web: Roberto Tomasso, 50 anni candidato al I Municipio «cittadino romano pressocché inconsapevole, sposato ma in via di separazione». Nello Angelucci, ingegnere in una multinazionale privata, padre di 3 figli di cui uno diversamente abile. Marco Giuseppe Felice Salietti, 58 anni ma studente di professione; Marco Martens, ex carabiniere, ex bagnino e ora libero professionista. Nomi presi a caso, l'altra faccia in chiaroscuro, chi fino a ieri ha assistito e ora rivendica il ruolo da protagonista. Magari una piccola parte in un Municipio di questa grande Roma diventata «periferia dell'Europa».
Hanno in media 47 anni e «voglia di cambiare». Sono circa 200, i sovravvissuti alla scrematura. Si comincerà a votare venerdì prossimo se qualche ricorso non ritarderà le operazione. Perché il video di qualche candidato - Paola De Laurentis ad esempio - nella fretta è stato lanciato sul blog senza Cv. Cose che capitano a chi vive sul blog. Qualcun altro ha avuto problemi informatici. Meglio sarebbe perciò partire tutti alla pari. Anche se i favoriti restano una decina.
I FAVORITI
Innanzittutto i 4 consiglieri uscenti, Marcello De Vito, Virginia Raggi, Daniele Frongia e Daniele Stefàno. S'è scritto che tra loro non correrebbe buon sangue ma finora tutto o quasi è filato liscio. Alla fine saranno i primi dieci e giocarsi la partita. E tra questi Antonio Frenna, docente di Statistica; Gianpiero Padalino, project manager in Telecom, già candidato alla Regione Lazio, Angelo Sturni, avvocato, anche lui già in corsa nel 2013 per il Campidoglio; Rolanda Giannini multilaureata; Paolo Ferrara, ex capogruppo al consiglio di Ostia ed ex Guardia di Finanza; Ivo May, 54 anni, giornalista de La7.
GRILLINI IN DIVISA
Vigili, poliziotti, ex militari, ex agenti di polizia penitenziaria. Candidati che hanno indossato una divisa. Per anni si sono tenuti a distanza dai partiti. Ora scendono e in campo. «Vi sorprende? Io non mi meraviglio affatto - gongola Gianni Tonelli, segretario generale del Sap, giunto al 26°giorno di digiuno nel suo gazebo allestito dinanzi a Montecitorio per protesta - c'è un malessere diffuso tra noi agenti. Siamo 400 mila, con le nostre famiglie valiamo 2 milioni di voti. Andiamo dove troviamo ascolto». Sarà anche per questo che oggi arriva Roberta Lombardi, la deputata che ha curato la regia delle 200 candidature. I partiti sono avvisati.
Claudio Marincola
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Il Messaggero