Pizza romana o napoletana: l'inutile derby che porta in tavola il clima delle curve degli ultrà

Un quarto degli italiani dichiara di preferire la pizza di Roma a quella di Napoli

Pizza romana o napoletana: l'inutile derby che porta in tavola il clima delle curve degli ultrà
«Ora che sono distratti lo possiamo dire. La pizza romana è più bona de quella napoletana» ha scritto su Twitter nei giorni scorsi Prestigioso,...

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«Ora che sono distratti lo possiamo dire. La pizza romana è più bona de quella napoletana» ha scritto su Twitter nei giorni scorsi Prestigioso, pseudonimo - si può presumere - di un romano, che spiritosamente ha approfittato dello scudetto azzurro per riproporre una rivalità gastronomica accesa quasi quanto quella calcistica.

In teoria non dovrebbe esserci partita, la pizza è considerata in tutto il mondo un’invenzione partenopea (in realtà gli storici dell’alimentazione spiegano che non è proprio così). E invece a quanto pare un po’ di competizione c’e: un sondaggio (ormai si fanno sondaggi su tutto) ha rilevato che un quarto degli italiani dichiara di preferire la pizza di Roma a quella di Napoli, e un altro quarto del Paese afferma di prediligere «una via di mezzo», qualunque cosa voglia dire.

Ciò che colpisce è, come al solito, l’asprezza, la perentorietà dei toni con cui spesso si affrontano argomenti così futili. Vere e proprie invettive, «la romana non è pizza, è suola di scarpe condita», «la napoletana è gomma indigeribile», generalizzazioni insensate che servono solo a trasferire sulla tavola gli insensati i conflitti  delle curve di stadio, con il consueto repertorio dell'intolleranza - è il caso di dire - alimentare, come quando ci si accapiglia per le presunte ricette autentiche della carbonara o del ragù. Mentre basterebbe limitarsi a un «a me piace di più la pizza scrocchiarella di Roma», o «a me piace più quella soffice di Napoli» oppure, perché no, «a me piacciono tutte e due», senza farla tanto lunga.
 

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Il Messaggero