Vietato sedersi sui gradini di travertino di Trinità dei Monti, la monumentale gradinata di piazza di Spagna. Gli agenti della polizia municipale stanno presidiando il...
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Da quanto riportano le agenzie di stampa, i turisti storcono il naso, ma obbediscono. Non hanno altra scelta. Così a metà mattina la scalinata di Trinità dei Monti è deserta. Otto caschi bianchi vigilano che nessuno si sieda più sui 135 gradini patrimonio dell'Unesco. La misura è l'effetto delle disposizioni contenute nel nuovo regolamento di polizia urbana licenziato dal Campidoglio, che oltre al divieto di mangiare a ridosso dei monumenti di pregio, di bere attaccandosi ai nasonì delle fontane, dal 5 luglio dispone, a salvaguardia delle zone monumentali, il divieto, «anche solo di sedersi», spiegano i vigili, in azione sui marmi della scalinata inaugurata nel 1725 da Papa Benedetto XIII. Le sanzioni anti-bivacco variano dai 160 ai 400 euro.
I turisti protestano. «Capisco chi mangia, ma perché non ci si può più neanche sedere, è assurdo», attacca Marcos Morales, un messicano 35enne insieme a Laura, la sua ragazza. Gli agenti della polizia locale fischiano di continuo, «facciamo rispettare il regolamento comunale - ripetono - si può solo transitare».
E sulla proposta avanzata da più parti già nel 2016, a seguito del restauro finanziato dalla Maison Bulgari, di chiudere di notte il monumento con una cancellata per proteggere la scultura, Sgarbi rileva: «È una idiozia, la scalinata in quanto tale deve rimanere aperta al passaggio il giorno e la notte».
D'accordo, inceve, Gianni Battistoni, presidente dell'Associazione Via Condotti: «Questa misura è un piccolo recupero di civiltà, la scalinata è un capolavoro di arte, su tutti i capolavori non ci si siede. Altrimenti non è possibile godere della bellezza del paesaggio perché ci sono le persone accampate». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero