Piazza Navona, si cambia festa gestita dal Comune

Piazza Navona, si cambia festa gestita dal Comune
Alla fine gli ambulanti di piazza Navona hanno riaperto i banchi della Festa della Befana e per i prossimi quattro giorni, fino all'Epifania, potranno continuare a vendere i...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Alla fine gli ambulanti di piazza Navona hanno riaperto i banchi della Festa della Befana e per i prossimi quattro giorni, fino all'Epifania, potranno continuare a vendere i loro prodotti all'ombra delle opere del Bernini. Sono state infatti sanate le anomalie sulle prescrizioni che, lo scorso 12 dicembre dopo il controllo della polizia locale, avevano portato al sequestro e alla chiusura della rassegna. Il caso era finito in Procura, perché di fatto i responsabili del piano di sicurezza per la kermesse avevano permesso agli operatori di aprire la fiera nonostante molti aspetti a tutela dei visitatori e degli ambulanti stessi non fossero stati rispettati.


Piazza Navona, M5S: «Riapre il mercatino dopo il sequestro dei vigili»
Piazza Navona, i dubbi del Comune: la festa della Befana potrebbe non riaprire

Insomma, non la migliore storia che si potesse raccontare per uno dei più noti appuntamenti natalizi della Capitale che da anni complici i bandi di gara e i concorsi hanno visto la famiglia Tredicine imporre una sorta di monopolio sulle postazioni. E a Palazzo Senatorio quest'ultimo capitolo non è andato giù. L'assessore al Commercio Carlo Cafarotti, nella lunga e dettagliata relazione inviata alla sindaca e per conoscenza anche alla polizia locale su cosa è accaduto e su quello che ora si dovrà fare per ripartire, parla chiaramente di governance.

Eccolo il piano del titolare delle Attività produttive di Roma Capitale: cambiare tutta l'organizzazione della fiera per arrivare alla prossima edizione con un unico soggetto organizzatore e non più con gli ambulanti che, forti delle postazioni vinte dal concorso, hanno di fatto imposto il loro volere sulla manifestazione. I passi da compiere sono molteplici, il tempo non manca. Ma di certo è questo l'obiettivo si punta adesso a lavorare per arrivare al prossimo Natale con un altro tipo di appuntamento da inaugurare. Non più una fiera e non più una molteplicità di gestori. Il Campidoglio intende avocare a sé l'intero controllo della rassegna e tramutarla in festa, sulla scia di quanto già si fa con i festeggiamenti per la notte di San Silvestro al Circo Massimo. Come fare però? I passaggi richiesti sono molti e si dovrà iniziare a lavorare già da subito, nonostante i dodici mesi di tempo che si hanno davanti, per arrivare davvero a mutare le carte in tavola.

Come prima cosa si dovrà ritirare il bando di gara che ha assegnato agli ambulanti le postazioni fino al prossimo 2025/2026. Tecnicamente non mancano i presupposti: dalle irregolarità di quest'edizione (che si sommano a quelle dello scorso anno quando, sempre durante i controlli dei vigili, nell'80% delle postazioni furono riscontrate difformità) alla scarsa risposta degli operatori (alla fine hanno montato solo 32 banchi sui 48 commerciali). Parallelamente e l'assessore Cafarotti lo aveva già lasciato intendere si dovrà cambiare la natura giuridica della kermesse e in sostanza classificare la Festa della Befana come festa tout court e non più come fiera. Questo anche per poter eliminare il criterio di anzianità nella fase di attribuzione dei nuovi posteggi e permettere una più ampia partecipazione di operatori laddove l'amministrazione decidesse di mantenere, anche nella prossima edizione, una quota di operatori commerciali. In questo caso, però, sempre l'assessorato alle Attività produttive è pronto a introdurre nel nuovo concorso un capitolato molto più stringente in riferimento ai criteri di vendita e soprattutto all'origine dei prodotti.

Per far tutto questo, in primis per modificare la classificazione della kermesse, Cafarotti è pronto a riportare in Assemblea Capitolina il Regolamento sul commercio su area pubblica, redatto dal consigliere grillino Andrea Coia, e approvato nel 2018 per le modifiche del caso.

L'obiettivo finale è quello di ripristinare la dignità della manifestazione perché «l'appuntamento finora andato in scena ha detto Cafarotti nei giorni del sequestro non si addice alla Capitale d'Italia». Finora c'è solo una bozza d'idea ma la Befana che verrà, sarà ricca di giochi per i più piccoli, con prodotti realmente di qualità e poi spettacoli e intrattenimento.
  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero