Roma, bancarelle sfrattate da piazza Navona: per Natale solo giostre e divertimenti

Roma, bancarelle sfrattate da piazza Navona: per Natale solo giostre e divertimenti
Ha sciolto ogni riserva, l'assessore al Commercio di Roma Capitale, Adriano Meloni, e ha fatto chiarezza in una situazione che stava assumendo i contorni della farsa teatrale....

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Ha sciolto ogni riserva, l'assessore al Commercio di Roma Capitale, Adriano Meloni, e ha fatto chiarezza in una situazione che stava assumendo i contorni della farsa teatrale. A piazza Navona, in occasione del prossimo Natale, ci sarà sì, una festa della Befana, ma questa sarà off-limits per ambulanti e bancarelle. Gli esercenti che fanno capo, proprio per questa manifestazione, alla famiglia Tredicine, sono costretti ad arretrare nonostante fino a oggi abbiano potuto contare su un supporto non di poco conto: quello della commissione Commercio, presieduta da Andrea Coia, che tanto si è spesa affinché proprio loro, gli ambulanti storici di piazza Navona, potessero tornare a vendere in occasione della festa della Befana. E invece le carte si scombinano, o meglio: tornano ad allinearsi nell'ottica della legalità e del decoro. Ieri il responsabile del settore Commercio per il Campidoglio è stato inequivocabile: «Abbiamo operato le nostre verifiche con il Segretariato e con l'Avvocatura - spiega Meloni - Non ci sono i 90 giorni necessari per indire un bando, farne uno di corsa sarebbe stato folle». Anche perché nessun dirigente del dipartimento Commercio di via dei Cerchi avrebbe firmato un provvedimento di fatto illegittimo.


IL PROGRAMMA
Ne consegue un solo risultato: oltre alla giostra e alle 12 postazioni del tiro a segno o della pesca, le cui concessioni scadranno nel 2017, «dal prossimo dicembre, per almeno 20 giorni, sulla piazza ci saranno solo eventi culturali, nessuna bancarella e nessuna onlus, perché sarebbe stata una brutta pezza - prosegue l'assessore - Stiamo lavorando con il dipartimento Cultura per delineare un piano entro la prossima settimana, contiamo di organizzare spettacoli dal vivo, rielaborazioni storiche legate all'Epifania, illuminazioni a tema». Il cronoprogramma dovrebbe essere il seguente: entro la prima settimana di novembre si dovrà avere un piano operativo, dopodiché partiranno le consultazioni.
«Siamo aperti a tutti - conclude Meloni - a tutti quelli che intendono preservare la tradizione a suon di cultura, e dunque alle associazioni che potranno sottoporci le loro proposte per far vivere comunque ai romani una rassegna che sia in linea con le festività natalizie». La manifestazione dovrebbe partire il giorno dell'Immacolata, l'8 dicembre, o comunque, al più tardi, entro la metà del mese. Ancora non è chiaro il ruolo che in questa partita giocherà il I municipio, accusato dallo stesso Meloni di aver creato questa situazione perché «non ha provveduto a redigere il bando nei tempi utili».
L'assessore al Commercio della I ex-circoscrizione, Tatiana Campioni, ha ricordato ieri di aver chiesto un incontro all'assessore Meloni e a Luca Bergamo, a capo della Cultura, «Per discutere insieme questa festa alternativa». L'incontro fissato per lo scorso lunedì è stato annullato all'ultimo, eppure i due dipartimenti di Roma Capitale si sono lo stesso incontrati. Unica variante che riavvicina e ricompatta il Movimento 5 Stelle - negli ultimi giorni diviso su piazza Navona a causa delle posizioni contrastanti dell'assessore Meloni e del presidente della commissione commercio Coia - la mozione in arrivo la prossima settimana in aula Giulio Cesare che chiede al Comune di far propria la gestione della festa di piazza Navona a partire dal prossimo anno.

«E' chiaro - ha concluso Meloni - che quello che è accaduto quest'anno non dovrà ripetersi in futuro, per questo puntiamo a prendere noi la gestione della rassegna con il compito di redigere il bando per il 2017/2018». Escludendo di fatto il I municipio da una partita storica.
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Il Messaggero