Piano Zero, a Torpignattara il closing con Lucrezia Testa Iannilli

Piano Zero, a Torpignattara il closing con Lucrezia Testa Iannilli
Il diritto sulla propria persona e il valore singolare che la delicatezza sull’argomento privacy sta acquisendo nella contemporaneità deriva dalla...

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Il diritto sulla propria persona e il valore singolare che la delicatezza sull’argomento privacy sta acquisendo nella contemporaneità deriva dalla “disciplina” delle intercettazioni, pratica entrata in vigore come decreto legge nel 2019 che autorizza l’uso dei Trojan sui dispositivi per controllarli e captare i dati personali. L’etimologia della parola indica il modo “epico” e subdolo in cui il programma penetra nel sistema e che l’utente con attrazione lascia entrare e auto avvia a suo discapito. Sorge immediata la domanda su quali siano le funzioni tipiche e quelle vietate di un captatore “autorizzato” e su quale base si regolino queste procedure attuate da un Trojan di Stato. Per la prima volta nella storia si è ipotizzato che il captatore informatico possa essere qualificato come strumento idoneo a influire sulla libera determinazione di un soggetto, divenendo uno strumento altamente invasivo. Una vera attività di ispezione informatica.

 

Non credete al cavallo è una riflessione costruita intorno a un’azione performativa/fotografica pensata per generare attrazione e allo stesso tempo dubbi e fornire spunti sulle odierne vulnerabilità dovute alle condizioni di accessibilità dei nostri dati. Affrontando il “controverso dono” senza limitarsi a ribadire in modo lapalissiano concetti sui pericoli dell’epoca digitale l’artista condivide - attraverso la bidimensionalità della porta “portale” su strada - una riflessione sull’azione che impone la propria percezione del mondo (in questo caso in riferimento alla seduzione metaforica dei Trojan), attraverso mise en scene performativa, installazione e lavoro dal vivo.

La ricerca di Lucrezia Testa Iannilli è creare una dissonanza cognitiva, riportando l’atto fotografico alla necessità di esperienze ordinarie o estreme, mettendo in discussione le finalità dell’approccio, spingendo i limiti della pratica fino alla possibilità di una non interazione tutt’altro che statica, generando tramite un conflitto di idee e sensazioni, disagio, stupore o tensione.

Leonardo Arneis Metz (@leonardometz) è un musicista elettronico italo-tedesco classe 1999. A Francoforte scopre e viene influenzato artisticamente dalla musica elettronica continentale che al suo ritorno in Italia fonde con l'estetica rurale tipica delle province italiane e della macchia mediterranea. Nelle campagne della Tuscia inizia a sperimentare e da forma ad un sound che prende vita all’interno di Malditerra Records (@malditerrarecords) etichetta indipendente con base a Roma.

Nel progetto “NON CREDETE AL CAVALLO” accompagnerà la performance di Lucrezia Testa Iannilli con un live set elettronico lavorando nel dominio digitale con risonatori e distorsori atti a creare un feedback che riprende concettualmente gli overclocking causati dai malware. Sequenze tradotte da stringhe di un codice Trojan distruttivo seguiranno i movimenti del cavallo all’interno dello spazio, dando vita a glitch e dissonanze che fungeranno da backdoor tra la performance ed il pubblico.

 

 

 

 

 

PIANO ZERO

Synolon Closing

30/07/2022 ore 21.00

Via Gabrio Serbelloni, 114 – Torpignattara / Roma

 

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Il Messaggero