Roma, piano partecipate del Comune: «Da 31 si passa a 11»

Piano di riorganizzazione delle società partecipate del Comune di Roma: passeranno da 31 a 11. «Oggi presentiamo con molto orgoglio il piano riorganizzazione delle...

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Piano di riorganizzazione delle società partecipate del Comune di Roma: passeranno da 31 a 11. «Oggi presentiamo con molto orgoglio il piano riorganizzazione delle partecipate che consentirà di ottenere un risparmio iniziale di 90 milioni di euro. Ottanta milioni una tantun e 10 ogni anno. Si passa da 31 soggetti a 11. Queste società per anni sono stati una sorta di bancomat della politica erogando servizi non all'altezza. Noi taglieremo poltrone inutili e rami secchi per avere performance di livello. Smettiamo di credere alla logica che solo le aziende private funzionano», spiega la sindaca di Roma Virginia Raggi presentando il piano di riorganizzazione delle società partecipate del comune insieme all'assessore Massimo Colomban.

«Roma ha metà risorse di Milano ed è estesa 7 volte di più. Questo territorio può avere, ad esempio, le stesse strade asfaltate con la metà delle risorse? Se ci riuscissimo sapremmo fare dei miracoli. Questo è un problema colossale di Roma, della vostra capitale, della nostra capitale. Se vogliamo una capitale che sia tale bisogna dare almeno le stesse risorse di Milano. Su questo argomento impopolare va concentrato lo sforzo da parte di tutti, a cominciare dalla sindaca Raggi: non bisogna vergognarsi di dire che Roma ha la metà di risorse di Milano», ha detto l'assessore Massimo Colomban.
«Le mie dimissioni? Dopo l'approvazione del Piano in Assemblea capitolina. La delibera dovrà passare all'attenzione dell'Assemblea e sarò presente», ha detto Colomban rispondendo ai giornalisti. La proposta di delibera sul riordino e la razionalizzazione delle aziende del Campidoglio, licenziata dalla Giunta, dovrà ora essere sottoposta all'approvazione dell'assemblea capitolina. «Sono orgoglioso di aver lavorato a questo progetto - ha spiegato l'assessore Colomban - e soprattutto di aver offerto il mio contributo per il futuro della nostra Capitale, che ha delle potenzialità notevoli che vanno valorizzate con il contributo di tutti: istituzioni, imprese, lavoratori, cittadini. La mia esperienza in Campidoglio certamente potrà portare, all'interno delle società partecipate dal Comune, un nuovo spirito aziendale. Nonché favorire sinergie tra le stesse che portino efficienza, produttività e migliori servizi a vantaggio della città».

Per arrivare alla fine di questa ristrutturazione, ha aggiunto, «ci vogliono dai tre ai cinque anni
Non prevediamo nessuna riduzione di organico, ma tutti dovranno operare secondo efficienza». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero