Petroselli, nuova icona M5S, ma per ora solo a parole

Petroselli, nuova icona M5S ma per ora solo a parole
C’è uno iato, storico e politico, tra la testimonianza di chi fece e chi si rifà a quell’insegnamento. E così Luigi Petroselli, celebrato in...

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C’è uno iato, storico e politico, tra la testimonianza di chi fece e chi si rifà a quell’insegnamento. E così Luigi Petroselli, celebrato in questi giorni in Campidoglio per i 40 anni dalla sua elezione a sindaco di Roma, è ormai sempre più un’icona pop. E non solo da parte della sinistra (la bella mostra fotografica ospitata in piazza Campitelli è stata voluta dal consigliere Stefano Fassina). 

Petroselli, l’uomo del Pci venuto da Viterbo che avvicinò il centro alle periferie, è il modello grillino per eccellenza. Soprattutto in questi tempi di governo giallorosso. Virginia Raggi il suo primo giorno in Campidoglio lo citò con Giulio Argan ricordandone «l’umiltà, il rigore intellettuale e morale». 
E da quel giorno tutte le volte che i lembi abbandonati della Capitale reclamano cura e coraggio, ma anche interventi concreti, in Comune spunta lo spirito di Giggetto. Un’invocazione, più che altro perché poi la realtà - e qui c’è lo iato - è diversa. E l’altro giorno in Protomoteca per l’inaugurazione della mostra la sindaca ha fatto arrivare il suo messaggio e ha presenziato il vice Luca Bergamo. Varie anime pentastellate si sono affacciate in memoria «del sindaco più amato di Roma». Che non deve diventare un’icona vuota come certe magliette del Che.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero