Periferie, il piano del Campidoglio: 40 milioni per il risanamento

Periferie, il piano del Campidoglio: 40 milioni per il risanamento
Quaranta milioni per ripartire dalle periferie, dove si concentrano le più forti tensioni sociali, a partire da un progetto ad alto valore simbolico come il parco di Tor...

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Quaranta milioni per ripartire dalle periferie, dove si concentrano le più forti tensioni sociali, a partire da un progetto ad alto valore simbolico come il parco di Tor Sapienza.


Con attenzione particolare alla manutenzione della città - strade, scuole e dissesto idrogeologico - e fondi per contrastare la povertà. La giunta ha approvato ieri sera, subito dopo la sospensione del consiglio comunale, un maxi-emendamento che va incontro alle richieste dei gruppi di centrosinistra, grazie a nuove risorse ricavate dal conguaglio del gettito Imu e da finanziamenti del ministero dell'Interno.



LE CIFRE

Nel maxi emendamento sono previsti, in particolare, 13 milioni per le periferie, 2,2 per il parco di Tor Sapienza e la viabilità collegata, 2,5 per la manutenzione delle scuole e altrettanti per le strade, 3 per il dissesto idrogeologico, uno a testa per decoro e assistenza alloggiativa. Reintrodotta anche la figura dei “nonni vigili”, da utilizzare all'ingresso e all'uscita delle scuole. «Abbiamo fatto dei piccoli aggiustamenti», commenta l'assessore al bilancio Silvia Scozzese. Ma sufficienti ad allontanare gli ultimi dubbi nella maggioranza: «Apprendiamo con soddisfazione l'accoglimento da parte della giunta della nostra richiesta di inviare un segnale forte alle periferie», scrivono in una nota congiunta il presidente dell'assemblea Capitolina, Mirko Coratti, e la presidente della commissione politiche sociali, Erica Battaglia, entrambi del Pd. «Ora ci sono le condizioni per votare l'assestamento», assicura il capogruppo Sel Gianluca Peciola.



LA MARATONA


Il consiglio comunale riprenderà questa mattina alle 11, con l'obiettivo di approvare la manovra di assestamento (maxi emendamento compreso) in tarda serata. All'inizio dei lavori ci saranno due ore di discussione per l'illustrazione degli emendamenti, poi si passerà a votare a oltranza i provvedimenti: ne sono stati presentati quasi diecimila, tra emendamenti e ordini del giorno, quasi tutti dell'opposizione. Dei quasi novemila ordini del giorno, 3.500 arrivano da Dario Rossin (Forza Italia), circa 1.500 a testa per Giordano Tredicine (Pdl) e Roberto Cantiani (Ncd). Oltre al centrodestra ci sono quelli del Movimento 5 stelle e di Movimento cantiere Italia, con Mino Dinoi. Per quanto riguarda la maggioranza, invece, sono cento quelli presentati da Centro democratico, in particolare su maggiori fondi per la manutenzione ordinaria e straordinaria di verde e scuole. Gli emendamenti consegnati sono, invece, 678 in tutto tra maggioranza e opposizione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero