Per capire come saremo, bisogna ricordare come eravamo. E allora un anno fa preciso preciso, il 5 aprile del 2019, Roma cercava ancora una volta di barcamenarsi tra mille problemi...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Dodici mesi fa scoppiò nella Capitale il caso rom nelle periferie, in particolare la zona Est della città, tra assegnazioni (legittime) di immobili popolari e trasferimenti in zone già cariche di problemi. Decisioni che provocarono subito la reazione di questo lembo di città, da anni abbandonato a se stesso. Polemiche dei residenti esasperati, lotta tra ultimi, la destra pronta a soffiare sul fuoco, la giunta Raggi presa in contropiede.
Si arrivò – dopo la spinta di Luigi Di Maio preoccupato di cedere voti all’alleato Salvini, cosa comunque avvenuta – a un compromesso. E la storia finì così, abbandonando le prime pagine dei giornali. Con molti vinti e nessun vincitore. In questi giorni di quarantena, dove la fase 2 diventa quasi un motivo di evasione, per pensare al futuro occorrerebbe riprendere questa storia. E magari pensare alla Roma post-virus partendo proprio dalle periferie, che saranno ancora più arrabbiate, e ai campi rom, eterno nodo mai sciolto. Ci rivediamo qui tra un anno: il 5 aprile del 2021. Sarà andato tutto bene? Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero