Le sirene, le sgommate, la gente in strada che ha paura: in via Tonale la polizia giudiziaria dà la caccia ad un uomo ma lui non si arrende neanche quando si vede...
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«Qui abbiamo paura - dice una residente dei lotti di via Monte
Massico - sembra che comandino loro. Sono giovani, presiedono
il territorio con lo spaccio». Parere condiviso dai residenti che si sentono ostaggio di una malavita minoritaria ma feroce. Nel giro di due anni il Tufello si è ripreso la triste fama che s’era guadagnato negli anni ’70 e ’80 quando era diventato il crocevia della criminalità romana. Il circolo ricreativo di via Capraia è ancora aperto, frequentato dai residenti, ma fu in quei locali che si consumò nell’82 l’omicidio di Claudio Vannicola ucciso a colpi di fucile da killer della Magliana travestiti con maschere da carnevale. A Pasqua di quest’anno ha fatto scalpore il tentato omicidio di un ragazzo che era seduto su un muretto del Tufello e fu colpito per caso da un sicario che voleva uccidere un rivale. Gli agenti del commissariato Fidene arrestarono il responsabile un pregiudicato che era fuggito in Spagna. Gli furono messe le manette quando era tornato a Roma per festeggiare il compleanno del figlio piccolo. Un altro ferimento c’è stato tempo fa a parco Kennedy di pomeriggio vicino le giostre dei bambini. Un ex pugile fu colpito di striscio alla testa e ad una gamba. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero