Patrizia Prestipino borseggiata in metro, rabbia dell'esponente Pd su Facebook: «Non sono riuscita a reagire»

Patrizia Prestipino borseggiata in metro, rabbia dell'esponente Pd su Facebook: «Non sono riuscita a reagire»
Una politica del Pd romano, ex assessore provinciale e presidente di municipio, borseggiata a Termini. Ebbene sì, non capita solo ai cittadini, ma anche agli amministratori:...

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Una politica del Pd romano, ex assessore provinciale e presidente di municipio, borseggiata a Termini. Ebbene sì, non capita solo ai cittadini, ma anche agli amministratori: nessuno è al sicuro quando si tratta di fronteggiare la criminalità inarrestabile nella metropolitana della Capitale.




A testimoniare la propria brutta esperienza è stata oggi Patrizia Prestipino, ex assessore provinciale allo Sport con la giunta Zingaretti (Pd). La donna, che è stata presidente dell'ex Municipio XII (Eur-Torrino) e che oggi è membro della Direzione Nazionale del Partito Democratico (tra le prime persone a schierarsi con Matteo Renzi, molto prima che diventasse premier), ha affidato a Facebook il suo sfogo: «Appena borseggiata sulla metro A», ha scritto, «Contanti prelevati di fresco, bancomat, patente, carta identità, tessera sanitaria e pure la tesserina per fare le fotocopie a scuola. Mancava quella del teatro e avevo fatto bingo. E pensare che alla spinta improvvisa di quelle tre facce da cavolo non sono riuscita a reagire, perché si sono richiuse subito le porte».



Non solo, perché la Prestipino ha sperimentato a sue spese anche la rassegnazione di chi, addetto al controllo, ormai la prende con filosofia: «Sono andata alla stazione Barberini a denunciare il fattaccio: tutti gentilissimi per carità, però: "Sa signora, capita sempre: a un gruppo di cinesi in partenza per Fiumicino hanno appena rubato 1700 euro in contanti"».



Eh già, perché ormai a Roma è considerato normale quello che in ogni altra grande capitale sarebbe uno scandalo: stazioni dei treni e della metro prese d'assalto da bande di adolescenti rom che tendono dei veri e propri agguati ad anziani, donne e turisti.



Delinquenti che, nelle vesti di innocenti ragazzine, quando non chiedono il "pizzo" appostandosi vicino alle macchinette automatiche dei biglietti si dispongono sulle porte scorrevoli dei vagoni, aspettando quell'attimo di distrazione per arraffare borse, portafogli e cellulari. Una situazione inaccettabile che i cittadini, stanchi e arrabbiati, denunciano da mesi. Eppure loro sono ancora lì, con i loro sguardi di sfida, sapendo che tanto anche stavolta riusciranno a farla franca.



L'amarezza di Patrizia Prestipino, che è un politico "in trincea", sempre fra la gente (il fatto che viaggi in metro e non in auto blu o in bicicletta con la scorta ne è la prova) è la stessa che oggi accomuna tutti i cittadini che viaggiano sui mezzi pubblici: «È Roma, bellezza», scrive lei su Facebook. Ma a questa Roma anche affiancare il termine "bellezza" suona davvero inappropriato. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero