Passione bridge: Gabriele e Gianmarco Giubilo, gemelli ventenni da Tor de' Cenci, sono Campioni d'Italia

Da sinistra, Gianmarco Giubilo, Sabrina Kulenovic, Giovanni Donati, Gabriele Giubilo, Valentina e Federica Dal Pozzo
Analisi e sintesi, deduzione e logica, esercizi per la mente, una palestra per rimanere sempre allenati. Ecco cos'è il bridge. All'inizio un gioco poi per alcuni...

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Analisi e sintesi, deduzione e logica, esercizi per la mente, una palestra per rimanere sempre allenati. Ecco cos'è il bridge. All'inizio un gioco poi per alcuni diventa passione. Come è successo per Gabriele e Gianmarco Giubilo, gemelli di 20 anni di Roma, nati a Tre Pini Poggio dei Fiori (Villaggio Azzurro), diventati ieri campioni d’Italia. Cresciuti a pane e carte da gioco, frequentano il classico al liceo Plauto, a Spinaceto, ora Gabriele studia Scienza della Comunicazione all'Università di Bologna e Gianmarco Economia Aziendale a Roma Tre. A 15 anni iniziano un corso per principianti al Circolo Bridge dell'Eur e la cosa li appassiona ogni giorno di più.

Conquistano un podio dopo l'altro, fino a ieri quando hanno vinto la Coppa Italia Mista (insieme alle sorelle under 18 Federica e Valentina Dalpozzo, il 21enne Giovanni Donati e Sabina Kulenovic, anche lei romana).

Trofei e passione.
E' proprio in maglia Azzurra che Gianmarco Giubilo ha conquistato il titolo mondiale a squadre under 21 nel 2016 e, l'anno successivo, il secondo posto ai campionati del mondo a coppie under 21. Successi internazionali che si aggiungono a numerose medaglie italiane nella categoria giovanile, conquistate da entrambi i fratelli. Uno sport (riconosciuto come tale dal Coni sin dal 1993) che può essere praticato a tutte le età, ma che, fra i suoi appassionati, ha soprattutto over 60. Un trend che la Federazione Italiana Gioco Bridge, l’istituzione affiliata al Coni che gestisce questo sport della mente in Italia, sta cercando di contrastare, tramite corsi di Bridge nelle scuole, che stanno riscuotendo straordinario successo. I risultati sono molto promettenti e già tangibili (400 ragazzi under 20 in più si sono tesserati alla Federazione rispetto allo stesso periodo del 2018). 
Ieri, sbaragliando la concorrenza di pluricampioni mondiali in un campo di gioco di livello internazionale, gli enfants prodiges sono saliti sul gradino più alto del podio. Ed è solo l'inizio, promettono i ragazzi.   Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero