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Donne che accompagnano i figli a scuola, che sono in dolce attesa ma vanno a lavoro con i propri mezzi, che escono ed entrano dagli ospedali per le analisi di routine, che comunque si caricano le buste della spesa, che svolgono commissioni anche a pochi mesi dal parto. Donne che guidano le proprie auto e cercano posto in una città dove - al netto degli ultimi rialzi sul costo della benzina, provocati dalla guerra in Ucraina, che hanno incentivato l’uso dei mezzi pubblici - il traffico regna sovrano e gli automobilisti, in questo caso donne, soccombono di fronte ad una certezza: “il parcheggio non si trova mai”. Ma proprio a loro, a queste donne che sono madri o lo saranno a breve e ai genitori in generale, che si muovono in città con le proprie auto, guarda l’amministrazione di Roma Capitale.
Più posteggi rosa in arrivo: dai quartieri residenziali alle zone centrali, da quelle prossime agli ospedali fino alle aree dove insistono supermercati, scuole, uffici, per garantire la mobilità sostenibile. Non che non ce ne siano di posteggi riservati alle madri e alle donne in dolce attesa ma sono una goccia nel mare, come quelli tra l’altro offerti sui mezzi del trasporto pubblico. Ebbene, mercoledì si è svolta la conferenza Stato-Città e in video collegamento per conto della Capitale c’era il sindaco Roberto Gualtieri. Tema dell’incontro la ripartizione delle risorse del ministero delle Infrastrutture, avallate dal Mef, per la realizzazione di “stalli rosa” nelle città italiane in base alla popolazione residente.
LE FASCE
Secondo le fasce, sottoposte all’attenzione dei partecipanti, il contributo sarà erogato nella misura di 500 euro per ciascuno stallo realizzato o che si prevede di realizzare.
LA “ROAD MAP”
Ora il Campidoglio avvierà i lavori di concerto anche con l’Agenzia per la Mobilità al fine di individuare le zone più carenti o quelle dove inserire, perché centrali e vicine a servizi di prima utilità (dagli ospedali alle scuole), gli stalli. Servirà un censimento dei parcheggi “rosa” oggi presenti che sono pochissimi e una seguente “road-map” per il posizionamento. Il progetto ministeriale segue le modifiche apportare al Codice della strada in materia e per stalli rosa si intendono quelle aree di parcheggio riservate a donne in gravidanza o a genitori con un bambino di età non superiore ai due anni, munite di contrassegno speciale, denominato “permesso rosa”. A questi si affiancherà la segnaletica verticale.
Sempre mercoledì inoltre nel corso della medesima Conferenza Stato-Città non si è arrivati invece all’accordo sui fondi (310 milioni) per la gestione 2022-24 relativa alle funzioni fondamentali degli enti territoriali. Se dalle province è arrivato il via libera alle risorse, ad opporsi sono state le Città metropolitane che hanno ritenuto insufficienti i fondi anche per Roma che denuncia uno squilibrio di 70-80 milioni di euro.
Il Messaggero