«Se ne inventano una più del diavolo pur di aggirare le regole. E il rischio è che poi finisca male, come ad Ancona. Per questo dobbiamo rafforzare i controlli...
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Corinaldo, otto indagati. «Sono state usate più bombolette di spray urticante»
Roma, pronti 100 blitz nei locali: «Prevendite al setaccio», allerta per Capodanno
Ora arriva la stretta, quindi, prefetto?
«Sì, l'attenzione dovrà essere sicuramente più elevata, anche se il nostro standard è già molto alto. Ma tocca allargare il campo, mettere nel mirino le associazioni che di fatto gestiscono veri e propri esercizi pubblici, ce ne sono tante, a Roma, che sfruttano questo escamotage. Ci si iscrive all'ingresso con una tesserina e sperano di evitare i controlli. Con le discoteche regolari abbiamo già messo a punto un protocollo, anche sulla scorta del lavoro fatto qui a Roma dall'allora prefetto Franco Gabrielli. Le nostre regole prevedono controlli ripetuti, facciamo riunioni periodiche con i gestori dei locali per assicurare un numero adeguato di steward, ora siamo in campo per capire dove e come rafforzare le misure, anche per le notizie di questi giorni».
Parliamo dello spray al peperoncino. Da strumento di difesa, è diventato un'arma, forse troppo diffusa tra i giovanissimi. E magari, proprio per via dell'età, non si riesce a capire quanto possa essere pericoloso, se usato nel modo sbagliato o con leggerezza. Ci dobbiamo aspettare più controlli anche in questo senso?
«Certamente. È inquietante vedere ragazzi che si divertono con queste bombolette, stupidaggini che possono provocare danni seri, come si è visto. Non è un gioco».
Come si può intervenire?
«Insieme al questore metteremo a punto un piano per rafforzare le ispezioni nei locali e nei concerti. A Capodanno faremo controlli anche di questo tipo, considerato che è un periodo particolarmente delicato. Ricordo che gli addetti privati alla sicurezza non possono fare perquisizioni, al massimo vedere le borse. Certo, non potremo mettere un agente davanti a ogni discoteca, ma il livello di guardia sarà innalzato e si vedrà».
Andare a una festa in un locale autorizzato non dovrebbe essere un pericolo...
«Purtroppo quando si generano situazioni di panico in mezzo alla folla, le conseguenze possono essere drammatiche. Lo abbiamo già visto a piazza San Carlo, a Torino, un anno e mezzo fa. Sono situazioni diverse, ma il mood è quello. I genitori dovrebbero poter mandare i figli a una festa senza preoccupazioni. E i figli dovrebbero godersela senza problemi».
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Il Messaggero