Pantheon, comitati di quartiere in piazza contro degrado e abusivismo commerciale

Pantheon, comitati di quartiere in piazza contro degrado e abusivismo commerciale
In piazza per dire «basta al degrado nel centro della Capitale e alla piaga dei venditori abusivi che fanno la fortuna di grandi organizzazioni criminali, sulle spalle di chi...

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In piazza per dire «basta al degrado nel centro della Capitale e alla piaga dei venditori abusivi che fanno la fortuna di grandi organizzazioni criminali, sulle spalle di chi vende legalmente». Questi i motivi dell'iniziativa che ha portato diversi cittadini (dei comitati di quartiere Esquilino, Torpignattara, Magliana, Monteverde...) in piazza per le vie del centro storico. Un giro dal Pantheon a piazza Navona e ritorno per «mostrare a cittadini e turisti la situazione di degrado urbano provocata dall'abusivismo commerciale che dilaga nelle nostre strade», spiega Augusto Caratelli del Coordinamento di ribellione dei rioni e dei quartieri di Roma.




«I turisti ci hanno applaudito e chiesto le magliette», affermano i manifestanti scesi in strada indossando t-shirt bianche con scritto «Fermare il male di Roma», tradotto in inglese «Stop hurting Rome». La piccola sfilata di oggi è servita, spiegano, a dare una dimostrazione al resto del Paese della situazione in città. Mentre girano, scattano foto e le postano sui social. Fra loro anche il consigliere comunale Marco Palma. A piazza Navona, la protesta di degenera quando si accende la discussione tra una dei manifestanti e un venditore ambulante. Volano parolacce e spinte con altri cittadini accorsi a difendere la signora, finché non intervengono le forze dell'ordine a placare gli animi. Qualcuno urla «basta», anche se da parte loro i manifestanti specificano: «Non siamo razzisti, solo esausti di una situazione di degrado che penalizza i cittadini onesti, a tutto favore degli interessi e del profitto delle organizzazioni criminali che vivono grazie a tutto questo». Fra i manifestanti, anche esponenti di comitati dell'Esquilino e Torpignattara. «Le due zone deposito della merce contraffatta, da cui tutti questi abusivi si riforniscono - spiega Caratelli - Chiediamo a Marino e alla Forze dell'Ordine una maggiore presenza sul territorio. Non è giusto che in una città come Roma i turisti non vogliano più venire per colpa del degrado». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero