Pantheon, ubriachi lanciano sassi contro la chiesa di S.Maria Maddalena: infranto il lucernario

Pantheon, ubriachi lanciano sassi contro la chiesa di S.Maria Maddalena: infranto il lucernario
Infranto da una sassata il lucernario della chiesa di Santa Maria Maddalena nell'omonima nel centro storico di Roma. È accaduto ieri sera intorno alle 22,30. A dare...

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Infranto da una sassata il lucernario della chiesa di Santa Maria Maddalena nell'omonima nel centro storico di Roma. È accaduto ieri sera intorno alle 22,30. A dare l'allarme al 113, un testimone che ha raccontato di aver visto alcuni giovani ubriachi lanciare pietre contro la chiesa durante una festa in corso in un vicino palazzo. Indaga la polizia. A quanto si è appreso, sarebbero state identificate alcune persone.








La chiesa di Santa Maria Maddalena rappresenta uno dei pochi e dei più begli esempi dell'arte rococò in Roma. È la chiesa regionale degli abruzzesi residenti a Roma. Costruita su una cappella del Trecento già proprietà dell'Arciconfraternita del Gonfalone, nel 1586 venne affidata a Camillo de Lellis che ne fece la sede centrale dell'ordine dei Camilliani. All'ordine e al suo convento fu assegnato l'intero isolato circostante (piazza della Maddalena, via del Collegio Capranica, via delle Colonnelle).





In settant'anni di lavori si avvicendarono diversi architetti: da Carlo Fontana (al quale si attribuisce l'attuale cupola e la volta) a Giovanni Antonio De Rossi, a Giuseppe Sardi che concluse, nel 1735, l'attuale facciata. Lo stile, il rococò, non era molto utilizzato per gli edifici religiosi, e la facciata fu criticata da più parti, tanto da affibbiarle il soprannome di chiesa di zucchero (perché ricordava le decorazioni di una torta).



L'interno è complesso: all'unica navata di forma ottagonale allungata, con due cappelle per ogni lato, segue il transetto sottostante la cupola, con a destra il "cappellone" del titolare san Camillo de Lellis, del quale sono custodite le spoglie mortali, e a sinistra quello di San Nicola di Bari. Segue la cappella dell'altare maggiore, con il catino dell'abside affrescato (con un Gesù che predica alle turbe e una biondissima Maddalena alla sua destra; sopra l'altare, altra grande tavola con la Maddalena in preghiera) e, a sinistra, la cappella delle reliquie e l'ingresso alla sacrestia.



Tra le opere d'arte di cui è ricca la chiesa (soprattutto legate alla vita di San Camillo, ad opera di Sebastiano Conca), si devono ricordare: Cristo, la Vergine e san Nicola di Bari del Baciccia, San Lorenzo Giustiniani che adora il Bambino di Luca Giordano, L'Umiltà, di Carlo Monaldi, nella prima nicchia a sinistra della navata centrale.



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Il Messaggero