Pannelli digitali al posto delle plance elettorali, la proposta di Ecoitaliasolidale

i pannelli elettorali a Roma
La proposta è di Ecoitaliasolidale per sostituire le...

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La proposta è di Ecoitaliasolidale per sostituire le "plance" elettorali, vecchie nell’era social e green. Mandiamole in pensione è la proposta del movimento, con la sostituzione con pannelli digitali utilizzabili successivamente. Green, sostenibile e circolare, quella paventata dal presidente del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale per la nuova pubblicità elettorale future e proposta a tutti i partiti politici ad incominciare della tornata elettorale delle prossime elezioni regionali. «La nostra è una proposta che si allinea con l’attenzione all’ambiente, allo spreco e al decoro urbano - dicono la responsabile per il Lazio e campionessa del mondo di marcia Giuliana Salce e Piergiorgio Benvenuti presidente del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale - una proposta che guarda al futuro e porta lontano per sostituire le plance elettorali, vecchie ed ingombranti, che ormai nell’era social e con l'attenzione all'ambiente, vanno mandate in pensione. Strutture ormai obsolete che vanno sostituite trovando soluzioni alternative». Un messaggio trasversale rivolto a tutte le forze politiche a trovare soluzioni green ed ecosostenibili e che non degradino una città bella come Roma. I cartelloni elettorali, che spesso rimangono inutilizzati perchè i candidati scelgono altre forme di comunicazione, come TV, carta stampata, social, pubblicità dinamica sui mezzi di trasporto pubblico, verrebbero sostituiti da postazioni digitale poste in alto sugli edifici e lungo le strade. Il costo iniziale e la manutenzione sarebbero ammortizzate da una pubblicità continua tutto l'anno. Al momento i bandoni elettorali spesso arrugginiti creano in alcuni casi danni ai marciapiedi ed alle strade, già ampiamente compromesse. Una legge quelle del 1956 che le regolamenta presenta un costo ai romani di circa 650 mila euro l’anno, una cifra che spesa in altro modo le potrebbe far ritornare nelle casse comunali con la vendita degli spazi della pubblicità precedente o successive alle tornate elettorali. La Capitale diventerebbe la città-pilota proprio a incominciare dal centro storico. Una proposta che invita le forse politiche e le istituzioni a trovare nuove soluzioni per il futuro.

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Il Messaggero