Ottavia, così una periferia si trasforma in un museo

Uno dei lavori alla stazione Ottavia
C’ è anche un’altra periferia, quella dove le parole di Dostoevskij non rimangono poesia ma diventano realtà. Qui veramente la bellezza salverà il mondo, o meglio sta...

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C’ è anche un’altra periferia, quella dove le parole di Dostoevskij non rimangono poesia ma diventano realtà. Qui veramente la bellezza salverà il mondo, o meglio sta cercando di salvarlo.




Siamo ad Ottavia, borgata del quadrante nord-ovest della città, a pochi passi dal Grande Raccordo Anulare. E’ proprio qui che nasce il progetto Nuovi Quartieri, l’idea è semplice: trasformare il volto delle periferie attraverso la Cultura.



L’idea viene all’Assessore alla Cultura Marco Della Porta e vede protagonista RFI – Rete Ferroviaria Italiana. Un locale inutilizzato della Stazione di Ottavia si trasforma nel primo spazio culturale della periferia, prende vita e diventa il luogo dove gli artisti del territorio, soprattutto giovani e esordienti, possono esporre le proprie opere e raccontare la propria storia. Ora la Stazione è un itinerario e non solo per i residenti. Da tutta la città vengono a visitare questo inedito spazio culturale e molte persone, che fino a ieri non sapevano neanche che esistesse Ottavia, scoprono un altro volto della propria città.



‘’Tutto questo entusiasmo è la dimostrazione di come la cultura è lo strumento necessario per rilanciare le nostre periferie – spiega l’assessore Marco Della Porta – è questa la battaglia che stiamo conducendo insieme a genitori, insegnanti e ragazzi coraggiosi e innamorati dei propri quartieri.’’



La vicinanza delle scuole rende possibile delle gite a costo zero, molti genitori dopo l’orario scolastico si organizzano per portare i propri figli a visitare questo nuovo ‘’museo di quartiere’’. ‘’Non c’era mai stato nulla fino ad ora – racconta il Presidente della Commissione Patrimonio Andrea Montanari – con questo spazio culturale diamo un primo segnale di come è necessario colmare il gap tra centro e periferia.’’ Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero