Nuova bufera al X Municipio: un dirigente arrestato (insieme a due imprenditori), un altro tecnico indagato. Ma cosa ha causato questo svolta? Ottobre 2016, un dentista va dalla...
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PRECEDENTI
Nel 2015, qualche giorno prima delle dimissioni del presidente Tassone che poi sarà arrestato, una consigliere municipale di maggioranza, Cristina Alunni, era andata in procura da Giuseppe Pignatone e Michele Prestipino, con alcune carte poco chiare. Dentro c'era la storia dell'autorizzazione a costruire rilasciata a una impresa privata che doveva realizzare strutture commerciali ad Acilia, lungo la Colombo, in quella che dovrebbe essere una zona di rispetto. Anche su questa vicenda le indagini sono ancora in corso, solo la magistratura dirà se ci sono stati comportamenti illeciti come sospettavano alcuni consiglieri municipali o se le regole sono state rispettate.
VIGILI
Ma contro Nocera le denunce sono numerose. Giugno 2015: al X Municipio arrivano Alfonso Sabella, magistrato assessore con Ignazio Marino, e il comandante della Polizia municipale, Antonio Di Maggio. Bisogna fare pulizia e bisogna fare presto. Ma ecco i primi screzi: si devono demolire quattro villette perché abusive, Nocera si oppone e dice che non ci sono le condizioni per farlo. Il braccio di ferro finisce con la polizia municipale che lo denuncia alla procura. Detto che sarà solo un processo a definire se davvero il dirigente del X Municipio abbia commesso degli illeciti, quando il team del prefetto Domenico Vulpiani arriva negli uffici in seguito allo scioglimento per infiltrazioni mafiose, tra gli investigatori c'è chi invita a fare attenzione a Nocera, a non fidarsi. L'impulso all'inchiesta viene data però dalla testimonianza del dentista. Scattano le indagini e il 20 dicembre viene video ripreso, di nascosto, nel suo ufficio: sta incontrando uno dei due imprenditori arrestati, Stefano Polverini. Nelle immagini si vede Polverini che allunga a Nocera una somma di denaro, s'ipotizza 500 euro. Secondo gli investigatori è il corrispettivo parziale di quanto dovuto per la sua corruzione.
Raccontano nei corridoi del X: «Per decenni ha occupato posti di responsabilità, tra richieste di licenze edilizie nell'entroterra, dove abitano le persone che contano, ma anche le pressioni di alcune famiglie malavitose, difficile che non sia mai successo nulla». «Questo epilogo non ci ha preso di sorpresa». Stefano Esposito, senatore del Ps che fu commissario del partito a Ostia, sorride perfido di fronte alla notizia dell'arresto: «Finalmente. Con Franco Nocera, per dire, io ho ingaggiato le battaglia sulle spiagge. Resta aperto un interrogativo: perché alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle a soggetti come questo, sulla storia della spiaggia di Libera, hanno dato credito?». Domenico Vulpiani, ex commissario del X Municipio, che ha fatto trasferire Nocera dieci mesi fa, chiosa: «Durante il commissariamento sono stati ruotati 400 dipendenti su 900, così come previsto anche dall'Anticorruzione. In particolare sono stati attenzionati gli uffici più delicati». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero