Ostia, le spiagge libere sotto la lente della Procura di Roma dopo un esposto

Ostia, le spiagge libere sotto la lente della Procura di Roma dopo un esposto
Si complica il caso dell’estate di Ostia. La stagione si arricchisce di gaffe e denunce. Nonostante ieri siano partiti - comunque in ritardo - i lavori di demolizione delle...

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Si complica il caso dell’estate di Ostia. La stagione si arricchisce di gaffe e denunce. Nonostante ieri siano partiti - comunque in ritardo - i lavori di demolizione delle strutture dell’ex spiaggia libera la “Spiaggetta”, le macerie restano sulla sabbia dell’ex Amanusa, ex Faber Beach ed ex Punta Ovest. Una bonifica non completa che costringerà i bagnanti a prendere il sole tra i chiodi sporgenti dalle passerelle.

L’ex capogruppo M5S in Campidoglio, Paolo Ferrara, lancia la sua proposta: «Il bagnino di quartiere». «Si tratta di una persona che sulla spiaggia libera sarà facilmente individuabile - spiega Ferrara in un video su twitter - e la sua funzione sarà quella di controllare e supportare i bagnanti e di prendersi cura degli arenili». Ma con quali poteri? E chi lo paga? E la «questione spiagge» arriva anche in Procura. L’assocazione LabUr – Laboratorio di Urbanistica - ha presentato a Comune di Roma, Capitaneria di Porto, Guardia di Finanza, Procura della Corte dei Conti un esposto per un presunto danno erariale, violazione delle norme esistenti e sospetto numero ristretto di partecipanti ai bandi di gara per il “Servizio di Assistenza bagnanti sulle spiagge libere del Lido di Ostia”. I due bandi, per complessivi 3 lotti, hanno visto concorrere solo tre partecipanti, già vincitori sulle stesse spiagge per gli stessi servizi nel 2018. Già negli anni scorsi Labur si interessò al caso delle spiagge libere di Ostia sul quale si è già espressa l’Anac (autorità anti-corruzione) che con deliberazione n.1086 del 5 ottobre 2016, portò all’annullamento delle gare sugli arenili liberi di Roma. «Nei bandi - si legge nell’esposto presentato ieri - risulta il servizio di assistenza e salvataggio anche per postazioni non di competenza del Comune di Roma e non indicati nell’ordinanza sindacale, configurando così un danno erariale. Inoltre, risulterebbe una violazione dell’ordinanza della Capitaneria di Porto (40/2016) in quanto non è stato valutato l’allestimento di ulteriori postazioni per l’assistenza ai bagnanti. Tra i bandi di gara e l’ordinanza sindacale dunque esistono sostanziali differenze sul servizio di assistenza ai bagnanti. Infine, nei bandi il servizio di assistenza ai bagnanti decorre dal 20 aprile e non dal 20 maggio, come invece riportato nell’ordinanza sindacale e dunque anche in questo caso si configura un danno erariale.È stato richiesto un urgente intervento in quanto, alla data odierna, non risultano ancora aggiudicati in via definitiva i 3 lotti, ma solo provvisoriamente». «Insomma -per usare le stesse parole di Paolo Ferrara nel video pubblicato sui social - cose mai viste sulle spiagge libere di Ostia». O forse, si.
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Il Messaggero