Hanno tutto il sapore dell'avvertimento i colpi di pistola sparati ieri pomeriggio a Ostia Nuova, il feudo dei clan Spada e Fasciani. Un episodio inquietante su cui ora...
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LA DINAMICA
Due uomini, con il volto coperto, e a bordo di una moto di grossa cilindrata hanno imboccato via Antonio Forni e hanno puntato le pistole in direzione di alcuni appartamenti (di proprietà del Comune di Roma) occupati abusivamente da famiglie cilene. Sono proprio i clan sudamericani a gestire parte del malaffare sul mare di Roma: droga, racket ed estorsioni. In una terra dove ci sono già gli Spada e i Fasciani e dove i confini non sembrano mai essere ben delineati. Così i boss, vecchi e nuovi sono pronti a sfidarsi.
I RILIEVI
A dare l'allarme al 112 sono stati alcuni residenti: «Venite c'è una sparatoria», hanno detto al centralino del numero unico per le emergenze. Sul posto, i carabinieri della stazione di Ostia e gli uomini della polizia scientifica che hanno effettuato i rilievi del caso. Non sono stati trovati sull'asfalto i bossoli, circostanza che fa ipotizzare che si tratta di professioni che avrebbero utilizzato molto probabilmente un revolver. Forse un avvertimento, dunque, che i pezzi grossi della mala hanno voluto far arrivare a chi si è spinto oltre. La strada è un vicolo cieco dove non ci sono telecamere e gli unici occhi ad aver visto qualcosa sono quelli di chi ha le bocche cucite e non parlerà mai. A pochi metri, quel che resta della palestra chiusa al clan Spada. E nei palazzi di fronte i criminali emergenti che continuano a fare i loro affari.
I PRECEDENTI
Mentre gli inquirenti sono al lavoro per capire chi ha agito e perché, episodi che a una prima lettura potrebbero apparire isolati rendono invivibili le notti a Ostia Nuova. Sabato, poco dopo le due, è andata a fuoco un'auto parcheggiata a pochi metri da via Antonio Forni: dagli approfondimenti d'indagine è emerso che il proprietario è uno dei cileni residenti nella palazzina contro cui ieri pomeriggio sono stati esplosi i colpi di pistola. Due tentativi di agguato in meno di 48 ore. Una nuova faida tra clan potrebbe essere già iniziata.
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Il Messaggero