Metti un bel gruppo di turisti francesi appena arrivati a Roma e con tanta voglia di mare. Metti dei romani in fuga da uffici, palazzi grigi e traffico. Magari anche in pausa...
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Oggi. In barba a demolizioni, varchi, ruspe e contestazioni dei balneari (argomenti che hanno animato le ultime settimane di questa fetta di capitale) il litorale in questo martedì di aprile inoltrato ha vissuto un bellissimo anticipo di stagione balneare che sembra aver magicamente quietato gli animi. Il mare piatto, la musica che arrivava dai chioschi sulla spiaggia, le partite a beach volley sulla sabbia e qualche primo tentativo di liberarsi da quel pallore invernale che poco concilia con il cambio di stagione dell’armadio. All’ora di pranzo al Curvone di piazzale Magellano non c’era nemmeno lo spazio per parcheggiare le macchine. Nell’area sosta ci sono anche diversi pullman di turisti francesi.
Sono tutti molto giovani. Una volta arrivati scendono in fretta, si liberano di borse e bagagli. E via! Chi si stende sul telo a prendere il sole, chi si lancia in una sfida a pallone e chi scatta fotografie. A pochi metri decine di impiegati e rappresentanti in pausa pranzo, e qualche anziano appollaiato sulla panchina o sul muretto di cinta della spiaggia libera attrezzata. Una coccola di primavera che in un giorno feriale è un privilegio per pochi e può solo far invidia a chi è costretto a rimanere chiuso negli uffici del centro o a sopportare il caos del traffico capitolino. Due volti della stessa capitale alle prese con il suo 2768esimo compleanno. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero