Sono quattro, piccoli e agguerriti. O meglio sarebbero cinque, ma Marco Lombardi, l'avvocato a capo della lista «Noi del X Municipio» che presentò ricorso...
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E se lo spettro dei cespugli da destra a sinistra non potrebbe essere più ampio, sui temi concreti le risposte dei quattro piccoli non sono poi così lontane. Per tutti, il nemico numero uno è il degrado: togliere i rifiuti dalle strade, ripiantumare la pineta di Castelfusano. Sull'eventuale secessione di Ostia, il più netto è Bozzi: «Sì al referendum per far diventare il Municipio un comune a sé», rilancia, con gli altri tre che si limitano a chiedere più autonomia. Marsella insiste sul «difendere gli italiani»: «Vogliamo far riscoprire ai cittadini di Ostia l'orgoglio di essere nati e cresciuti qui», dichiara il candidato di Casapound, il più morbido verso i balneari. Agguerrito Bellomo, che chiede l'abbattimento immediato del lungomuro, mentre Fiori chiosa: «Il vero nuovo a Ostia siamo noi». Il responso si vedrà il 5 novembre: fino ad allora, attenti a quei quattro (più uno). Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero