Marciapiedi sconnessi, crateri lungo le strade, pochi bus e troppe macchine per un quartiere, quello di San Francesco, che - almeno sulla carta- dovrebbe essere accogliente....
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«E ora il Campidoglio vorrebbe metterle anche in vendita - dice uno dei residenti - ma non ne ha il diritto e noi non lasceremo le nostre abitazioni». Già il Comune, infatti non avrebbe voce in merito per la vendita di questi appartamenti (quasi 200 famiglie) perché il Villaggio è stato costruito con i soldi del Vaticano e dei benefattori. Tra questi anche nomi illustri come il principe Ranieri di Monaco, Alberto Sordi e il cantante Beniamino Gigli. Al Campidoglio - e anche al X Municipio - però spetterebbe la manutenzione delle strade, i collegamenti del trasporto pubblico, la pulizia dei marciapiedi. «Tutte cose che puntualmente vengono disattese -proseguono i residenti - la politica qui si affaccia solo quando c’è da prendere i voti».
LE RICHIESTE
Una piazza decorosa, cura del verde, la raccolta puntuale dell’immondizia e una miglior organizzazione del mercato settimanale. È quello che chiedono i residenti che nei mesi scorsi hanno anche organizzato assemblee cittadine per chiedere l’intervento delle istituzioni. «Anche la strada principale che è stata da poco riasfaltata - continuano gli abitanti della zona - è stata portata a termine dalle ditte che si occupano dei cavi telefonici e non da Comune e Municipio». «Gli spostamenti sono una sofferenza», la voce comune fra i pendolari che abitano questo microcosmo di realtà urbana punteggiato da industrie, marane, tenute, canali. Paesaggi che cambiano dopo una curva, in fondo a un saliscendi. Furti, bivacchi notturni, bottiglie e scritte ovunque. San Francesco è anche una piazza di spaccio dove i commercianti hanno paura e chiedono le telecamere: «Siamo stati abbandonati». «Presto un piano di riqualificazione e più controlli», replicano decisi dal X Municipio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero