Il gestore che ha "inventato" la movida di Ostia, fatta di musica all'aperto e ballo sulla sabbia, Fabio Capogrossi, è scomparso dopo una fulminante malattia. Lui che non si...
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Fabio era “La Spiaggetta”. Non ne era il gestore né il papà. Era l’essenza stessa di quel fazzoletto di sabbia stretto tra due stabilimenti storici, il Delfino e il Belsito, su lungomare Caio Duilio. Probabilmente venti anni fa, quando gettò le basi della gestione di quel piccolo tratto di costa attraverso la cooperativa sociale “Azzurra”, non sapeva neanche che stava inaugurando una nuova fase della storia di Ostia moderna, quella fatta di musica sulla spiaggia, di concerti e balli gratuiti, di riti che avrebbero fatto epoca. E’ praticamente nata con La Spiaggetta e consolidata subito dopo con il Faber Beach di Fabrizio Sinceri, la movida ostiense.
In pochi anni è diventato uno dei punti d'incontro estivi dei giovani di Roma, spazio per le esibizioni delle rockstar emergenti e anche di quelle affermate, consolle per i più apprezzati dj della scena nazionale, ma anche luogo d’accoglienza delle associazioni di diversamente abili come opportunità di scambio artistico e culturale.
Nato e cresciuto a Ostia, chi lo conosceva bene lo definiva un tipo tosto: con lui l'approccio non era dei più facili, la strada gli aveva insegnato a conquistare i suoi spazi ed era diffidente quanto spigoloso. Tra i primi, però, aveva visto nell’uso delle spiagge libere un’occasione di inclusione e di valorizzazione sociale, mettendo La Spiaggetta a disposizione dei gruppi di sportivi diversamente abili. E anche per loro aveva rischiato denunce per abusi poi risultati espressamente autorizzati dall’amministrazione.
Ostia potrà dedicargli l’ultimo saluto oggi, martedì 28 luglio, alle ore 15 presso la chiesa Regina Pacis. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero