Specializzati in rapine, erano il braccio armato dei Fasciani. A loro disposizione soldi e un arsenale, con tanto di armi considerate «da guerra». Emergono nuovi...
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Ostia, nell'ex fortino del clan Spada: «Ora il pericolo è un'altra guerra»
Roma, sequestrati beni a Sventolino, vicino a clan Fasciani-Triassi: un tesoro da 3 milioni di euro
Roma, «se non mi dai i soldi ti sparo ad una gamba», così minacciava chi non pagava: arrestato usuraio di Ostia
«Spietati», come li ritrae l’ordinanza della giudice Paola Di Nicola Travaglini.
«Le persone che hanno subito i loro reiterati delitti avranno ingenti danni di carattere psicologico - scrive il Gip - proprio per le modalità dei fatti con pistole puntate. Le grida di aiuto e di paura non hanno mai condotto ( i banditi, ndr) a fermarsi né a mostrare qualche sprazzo di umanità». Nemmeno la presenza di bambini nelle attività che svaligiavano li ha distolti dalle loro violenze. Erano in possesso di un vero «arsenale»: una pistola semiautomatica “Beretta” cal. 40 s.w. (risultata provento di furto) e relativo munizionamento, una pistola semiautomatica “Bernardelli” cal. 7,65 con matricola abrasa, una pistola lanciarazzi, un fucile automatico “Beretta” calibro 12, con calciolo tagliato e canna mozzata, numerose munizioni di vario calibro. Con l’indagine, coordinata coordinata dal procuratore aggiunto Lucia Lotti, i carabinieri del Gruppo Ostia hanno assestato un nuovo alla lotta contro i clan sul mare di Roma. Un assedio continuo da parte dei militari del Lido che ogni giorno continuano a togliere fiato alle organizzazioni criminali. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero