Ostia, confiscate in via definitiva 6 imprese costituite dal clan Fasciani per la gestione del Faber Village, uno degli stabilimenti più famosi del litorale laziale. I...
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Nel marzo 2014 le Fiamme Gialle avevano proceduto all'arresto di 16 persone, tra cui il boss Carmine Fasciani, di 71 anni, per intestazione fittizia di beni, aggravata dal metodo mafioso, e al sequestro di varie società. Per questi fatti Fasciani è stato condannato a 8 anni e 6 mesi di reclusione. Le indagini avevano consentito di accertare come il clan si fosse insinuato e radicato nell'economia legale attraverso la costituzione, per il tramite di compiacenti 'prestanomè, di aziende attive nei settori della ristorazione, della gestione di stabilimenti balneari e delle discoteche. Questa sistema, finalizzato a nascondere la riconducibilità delle aziende ai reali proprietari, era stato architettato per preservare i patrimoni illecitamente accumulati con i proventi dei reati di usura, estorsione e traffico di droga. Per eludere gli effetti del provvedimento cautelare che aveva colpito, nel 2013, nell'ambito dell'operazione «Nuova alba», alcune società operanti nello stabilimento balneare Faber Village, sul lungomare di Ostia, Carmine Fasciani aveva costituito una serie di piccole imprese, intestate a «teste di legno», che avevano preso in gestione la struttura ricreativa e le varie attività commerciali esercitate al suo interno. - La sentenza in corso di esecuzione comporta la definitiva acquisizione da parte dello Stato delle 6 imprese all'epoca costituite.
Lo stabilimento, oggi denominato «Village», è aperto sotto il controllo di amministratori giudiziari. L'attività testimonia il costante impegno della Procura della Repubblica e della Guardia di Finanza di Roma nell'aggressione alle ricchezze accumulate dalla criminalità, per restituirle alla collettività e ristabilire la necessaria cornice di legalità tra gli operatori economici.
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Il Messaggero