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Investita sulla pista ciclabile da un biker, una bambina cade e batte la testa sul marciapiede. È successo nel tardo pomeriggio di mercoledì a Ostia, sulla pista del lungomare all'altezza di piazzale Magellano. La piccola era in macchina insieme alla mamma. La donna aveva posteggiato all'interno delle aree destinate alla sosta, quelle che dividono la carreggiata in due corsie: una destinata alle vetture e l'altra alle due ruote. Mamma e figlia erano appena scese dall'auto quando si sono trovate davanti due biker che pedalavano a tutta velocità e non hanno fatto in tempo a frenare. Uno è riuscito a schivare la bimba, mentre l'altro l'ha investita in pieno facendola balzare sul marciapiede dove è caduta, battendo la testa.
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I ciclisti si sono fermati e hanno chiamato il 118. La madre, preoccupata e sotto choc, ha però preferito non aspettare l'arrivo dell'ambulanza. Insieme ad un amico ha caricato in auto la figlia e l'ha portata al pronto soccorso dell'ospedale Grassi. La bambina è stata visitata dai medici e non sarebbe in pericolo di vita.
L'incidente di mercoledì ha di nuovo scatenato le polemiche sulla pericolosità della ciclabile, più volte denunciata da molti biker, da tanti cittadini e dall'opposizione in consiglio municipale. Una bikeline costata circa 120mila euro che si riempie di sabbia quando il vento flagella le spiagge e si allaga in diversi punti quando piove. «Sì alla viabilità sostenibile e alternativa criticano i patiti della bici ma non strutturata in questo modo con la carreggiata in condivisione con le auto e i parcheggi, con le due corsie dedicate alle due ruote troppo strette. Con gli scivoli che non facilitano l'accesso ai disabili, con i monopattini che zigzagano e sfrecciano a velocità sostenuta, mettendo in pericolo i biker».
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Tra i primi a bocciare la ciclabile era stato ad agosto scorso Paolo Bonucci, presidente del coordinamento Municipio X per la Ciclopedonalità del Lungomare e rappresentante dell'associazione Ostia in Bici.
Pochi giorni fa era stata Mariacristina Masi, capogruppo di Fratelli d'Italia al X, a sollevare il problema della mancanza di sicurezza sulla ciclopedonale del lungomare, puntando il dito anche contro l'assenza di trasparenza dell'esecutivo 5 Stelle della presidente Giuliana Di Pillo che non aveva mai illustrato il progetto alle forze di opposizione. «La delibera è uscita quando già c'erano le transenne per i lavori, una vergogna aveva detto la Masi - l'altro progetto, quello che renderà definitiva la pista, invece lo vedremo in un grande evento in cui il M5S mi inviterà. Dal partito della casa di vetro, siamo arrivati a quello delle conferenze stampa aveva concluso con una nota polemica - del vi facciamo vedere le cose quando sono già fatte o già decise».
La ciclabile tanto contestata diventerà permanente e per la sua trasformazione sono stati impegnati due milioni di euro, sottratti alla manutenzione straordinaria e alla riqualificazione del mercato Appagliatore. I lavori dovrebbero partire tra la fine dell'anno e l'inizio del 2021, stando almeno a quanto sostengono dagli uffici tecnici del Municipio X.
Il Messaggero