Costretto per tre volte a interrompere il canto del suo magico violino a causa del passaggio degli aerei a bassa quota. Vittima dell’inconveniente è stato il maestro...
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Un migliaio di spettatori ha assistito alla performance del grande interprete della tradizione musicale europea nella incantata atmosfera serale dell’antico emiciclo che affaccia sul piazzale delle Corporazioni. Il maestro, 72 anni, ha suonato per quasi due ore eseguendo brani di Gaetano Pugnani, del viennese Fritz Kreisler, di Beethoven, Rossini, Paganini e De Sarasate.
L’emozione dell’interpretazione di Uto Ughi è stata disturbata dal rombo degli aerei in fase di atterraggio che sorvolavano Ostia Antica in direzione della pista numero 3 del vicino aeroporto di Fiumicino, tanto che il maestro ha dovuto interrompere ben tre brani: una parte dell’allegro di Pugnani, il concerto in re maggiore numero 4 di Niccolò Paganini e la fantasia tratta dalla Carmen di De Sarasate. “E’ stato molto piacevole suonare per voi; l’unico inconveniente sono stati gli aerei” ha concluso il maestro senza mostrare segni particolari d’insofferenza. Così, per farsi “perdonare”, Ughi e l'orchestra hanno regalato alla appassionata platea ben due bis con il raro scherzo di Antonio Bazzini, "La ridda dei folletti". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero