Le orchidee selvagge del Parco Regionale dei Monti Simbruini: 60 specie e una guida

Le orchidee selvagge del Parco Regionale dei Monti Simbruini: 60 specie e una guida
Le orchidee selvagge del Parco Regionale dei Monti Simbruini, la grande bellezza nella più estesa area protetta della Regione Lazio, a nord est della Capitale. E'...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Le orchidee selvagge del Parco Regionale dei Monti Simbruini, la grande bellezza nella più estesa area protetta della Regione Lazio, a nord est della Capitale. E' possibile ammirarle nelle alture dell’alta Valle dell’Aniene, da  Subiaco, passando per i territori di Jenne e Vallepietra, ma anche  a ridosso del Santuario della Santissimi Trinità in alta montagna, fino in provincia di Frosinone a  Filettino. Sui Monti Simbruini, dalle quote più basse alle cime più elevate è possibile vedere oltre 60 specie di questo magnifico fiore.

Dal mese di marzo fino ad agosto  si possono  scoprirle durante le passeggiate in montagna, le specie si diversificano  a seconda del periodo di fioritura e dei fattori legati ai luoghi, come l’altitudine, l’umidità e la temperatura. Già adesso nelle varie alture è una esplosione di questo particolare fiore.

" Siamo abituati a vedere questi fiori nelle aree tropicali del nostro pianeta ma anche la montagna rappresenta un habitat ideale per la loro riproduzione - spiega Alessio Locicero dell’associazione Gross -  grazie alla diversità degli ambienti. A differenza delle orchidee tropicali che sono specie epifite, ovvero crescono su altre piante e assumono sostanze nutritive dall’atmosfera, quelle di montagna sono terricole e prendono le sostanze dal terreno in simbiosi con il fungo che le alimenta".

Per studiarle è nata un’associazione, il Gross, che dal 1998 ne ha catalogate 60 specie e sei ibride e in collaborazione con il Parco Regionale dei Monti Simbruini ha pubblicato anche un libro,” Le orchidee del Parco dei Monti Simbruini”, autori  Riccardo Graziosi, Alessio Locicero e Bruno Petriglia. Le orchidee spontanee di montagna sono un fiore protetto:

"E’ del tutto inutile estirparle- fa sapere Locicero -  in quanto non sopravvivrebbero in un luogo diverso dal loro ambiente naturale. È bene ricordare inoltre, che le orchidee spontanee di montagna sono protette da una normativa nazionale e internazionale e rientrano nella convenzione di Washinton del 1973 denominata CITES che tutela la sopravvivenza di specie di flora selvatica minacciate da estinzione".  Il Gross e i Muntagnoli di Vallepietra organizzano  anche escursioni per poterle scoprire ed ammirare. 

Ma la notorietà e la bellezza delle  orchidee selvagge dei Monti Simbruini ha superato non solo i confini locali ma anche quelli nazionali: "La ricchezza del territorio e l’attività del GROSS hanno attirato nel tempo i maggiori ricercatori a livello regionale, nazionale ed europeo - conclude Alessio Locicero - per questo motivo da diversi anni a Vallepietra, in collaborazione con l’ente Parco dei Simbruini e l’amministrazione comunale, si organizza il convegno  degli amatori delle orchidee spontanee del Lazio. Il prossimo convegno si terrà il primo ottobre 2022 sempre a Vallepietra".

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero