Scuola, insulto omofobo davanti all'ingresso del Galileo Ferraris

Scuola, insulto omofobo davanti all'ingresso del Galileo Ferraris
Una grossa scritta, realizzata con una vernice bianca di tipo indelebile, e un insulto omofobo. A denunciarne la presenza, sulla pavimentazione stradale davanti Istituto Tecnico...

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Una grossa scritta, realizzata con una vernice bianca di tipo indelebile, e un insulto omofobo. A denunciarne la presenza, sulla pavimentazione stradale davanti Istituto Tecnico Industriale Galileo Ferraris, all'Esquilino, sono stati gli stessi studenti, che hanno contattato la Help line contro l'omofobia del Gay Center. «Oltre all'insulto 'frocio', è indicato il cognome di un ragazzo del biennio, ennesimo brutto segnale di un clima, spesso molto difficile, che si registra nelle scuole», spiega Fabrizio Marrazzo, portavoce dell'associazione, che lancia un appello ai compagni: «Quella scritta è là da troppo tempo. Perché i ragazzi e le ragazze non si mobilitano per farla sparire?».




IL PROGETTO

Martedì, intanto, verranno premiati gli studenti che hanno partecipato al progetto anti-omofobia di Gay Center rivolto alle scuole. Sono 16 i video in concorso che sono stati votati on line, e che adesso vedranno un vincitore che sarà comunicato durante un incontro presso la Regione Lazio.



Oltre al voto on-line i video saranno votati anche da una giuria composta da una serie di personalità: il produttore Andrea Occhipinti, lo sceneggiatore Ivan Cotroneo, le star del web "The Pills", la cantante Baby K, il cantante Pier Ferrantini dei Velvet, l'attrice Nina Torresi, il presentatore televisivo Chef Rubio, dall’attore Fabio Morici, da un rappresentante dell’Unar e da Teresa Manes madre di Andrea. Responsabile media del progetto è Alessandro Guida.



«La scuola - dice Marrazzo - continua ad essere una delle comunità dove è più importante intervenire per combattere e prevenire l'omofobia. Noi lo facciamo ormai da anni con progetti che vedono coinvolti migliaia di studenti. Anche quest'anno c'è stata una grande partecipazione da parte di ragazze e ragazzi che attraverso la realizzazione di video hanno comunicato il loro punto di vista sull'omofobia».



«Gli insulti apparsi di fronte al Galileo Ferraris - sottolinea Marrazzo - ci fanno comprendere quanto sia importante continuare azioni di questo tipo, pertanto contatteremo la scuola per fare anche interventi con loro, e lanciamo l’appello dei loro coetanei dell'Istituto Tecnico Armellini che con il video "The talking Walls" invitano gli studenti a metterci la faccia ed a cancellare le scritte». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero