Roma, il giovane gay aggredito: «Mi ha difeso solo una ragazza» Sabato flash-mob contro l'omofobia

«Se non fosse intervenuta una ragazza, l’unica a muovere un dito tra quanti passavano di lì, oggi non sarei qui così sereno a parlare di quello che mi...

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«Se non fosse intervenuta una ragazza, l’unica a muovere un dito tra quanti passavano di lì, oggi non sarei qui così sereno a parlare di quello che mi è accaduto». Lerry ha appena sporto denuncia, al commissariato Villa Glori, per l’aggressione omofoba di cui è stato vittima lunedì scorso, in pieno giorno, davanti alla fermata della metropolitana Flaminio. Gli agenti, sulla base della descrizione che fornito relativamente ai tre ragazzi che lo hanno insultato e picchiato, ha anche visionato alcune foto di pregiudicati e, nelle prossime ore, potrebbero essere acquisiti i filmati delle telecamere posizionate nel luogo dell’agguato. «Sono rimasto molto colpito dal gesto di Anna – dice oggi Lerry, intervistato da Messaggero Tv – E’ stata lei a spingere via il ragazzo che mi stava prendendo a calci». «Io continuerò con la mia vita, non mi faranno mai vergognare di ciò che sono», aggiunge. 



Domani, intanto, il giovane incontrerà, insieme a Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center, Francesco Spano, direttore generale dell’Unar – l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri. «Ringraziamo l'Oscad, l'osservatorio contro le discriminazioni per essersi subito attivato - sottolinea Marrazzo - anche perché, secondo quanto ha riferito Lerry, i carabinieri intervenuti sul luogo dell'aggressione non hanno raccolto la sua denuncia, minimizzando l'accaduto».

Per sabato, invece, è stato convocato un flash-mob, in piazzale Flaminio, come reazione anche ad un altro recente caso di omofobia registrato a Roma: il pestaggio di una ragazza lesbica, da parte dei genitori della fidanzata, nella Gay Street. 


«Le associazioni arcobaleno sono in rivolta, la molla sono gli ultimi due eclatanti atti omofobi che ci sono consumati prima nella Gay Street e poi nel centralissimo quartiere Flaminio, dove lo scorso 26 settembre l'ultima vittima della follia omofoba, un ragazzo di vent'anni di origini pugliesi, è stato aggredito da tre sconosciuti scappati all'arrivo di una passante pronta a soccorrerlo – spiega l’appello firmato, tra gli altri da  Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Famiglie Arcobaleno, Di'GayProject, Agedo Roma, Equality Italia e Gay Village - Stanchi di subire azioni violente guidate dall'odio diamo appuntamento a tutti i sostenitori dei diritti civili presso piazzale Flaminio, dalle 17 alle 18 di sabato. La mancanza della legge contro l'omofobia ha una eco molto forte soprattutto in queste ore in cui si consumano vili violenze gratuite ed ingiustificabili. E' inaudito che nel 2016 si venga picchiati, derisi o emarginati perchè omosessuali! E' ora di agire, è ora di legiferare». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero