Omicidio Varani, chiusa l'inchiesta: per i pm «fu un massacro premeditato»

Omicidio Varani, chiusa l'inchiesta: per i pm «fu un massacro premeditato»
Concorso in omicidio premeditato e pluriaggravato. È il reato che la Procura di Roma contesta a Manuel Foffo e Marco Prato nell'atto di chiusura inchiesta notificata...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Concorso in omicidio premeditato e pluriaggravato. È il reato che la Procura di Roma contesta a Manuel Foffo e Marco Prato nell'atto di chiusura inchiesta notificata oggi ai difensori per la morte di Luca Varani avvenuta nel corso di un festino a base di sesso e droga la mattina del 4 marzo nell'appartamento di Foffo nel quartiere Collatino a Roma. La chiusura inchiesta è l'atto che di norma precede la richiesta di rinvio a giudizio.


Oltre alla premeditazione i pm di Roma contestano le aggravanti della crudeltà e dei motivi abbietti e futili. Nel provvedimento il pm Francesco Scavo ricostruisce la vicenda scrivendo che i due trentenni «dopo aver fatto entrambi ripetuto uso di sostanze alcoliche e stupefacenti nei giorni antecedenti l'evento e dopo essere usciti di casa nella mattinata del 4 marzo ed aver 'giratò in macchina per la vie di Roma alla ricerca di un qualsiasi soggetto da uccidere o comunque da aggredire al solo fine di provocargli sofferenze fisiche e togliergli la vita facevano rientro nell'appartamento di Foffo in via Igino Giordani».

Il pm scrive che una volta rincasati i due hanno contattato tramite Whatsapp Varani invitandolo a recarsi nell'appartamento. Li incomincia un vero e proprio massacro: Foffo e Prato provano a soffocarlo con una corda di nylon per poi colpirlo alla testa e altre parti del corpo, per oltre 100 volte, con un martello e alcuni coltelli fino a procurargli la morte per dissanguamento.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero